L’account based marketing (ABM) è un approccio al marketing che esiste da molto tempo perché si fonda su un concetto base del marketing: lavorare con cura sui contatti con maggiori potenzialità di successo. Questo genere di approccio offre grandi risultati e i dati lo confermano. L’86% delle aziende B2B utilizza l’ABM ed il 41% considera il marketing basato sull’account ed il reparto sales come una priorità per avere successo sul mercato. (Neil Patel)
Lavorare sugli account selezionati offre infatti anche grandi vantaggi in termini di allineamento interno all’azienda. Il reparto vendite ed il marketing, spesso ancora oggi troppo divisi, con un approccio ABM sono indotti a condividere informazioni, metodo di lavoro e conoscenza.
Un modo per massimizzare i risultati e sfruttare al meglio ogni competenza.
I punti chiave dell’articolo:
- L’ABM (Account Based Marketing) è un approccio che offre grandi risultati. Con un percorso inverso rispetto ad altri approcci, parte dalla ricerca e dalla selezione attenta delle persone alle quale si rivolge.
- Tra i canali più importanti da attivare per l’ABM c’è sicuramente LinkedIn. Una piattaforma social pensata per la condivisione e per le conversazioni di tipo professionale.
- Per lavorare con l’ABM su LinkedIn è importante conoscere tutti gli strumenti: dai contenuti sponsorizzati, agli annunci fino alle campagne InMail. Fondamentale anche lavorare sul budget per massimizzare il risultato ed il ROI.
Cosa succederebbe se marketing e vendite non fossero compartimenti separati all’interno della tua organizzazione, ma due facce della stessa medaglia? Cosa accadrebbe se ci fosse una migliore condivisione di informazioni, tecniche e strategie tra questi due reparti fondamentali per l’ azienda?
L’ABM è uno strumento che può portare ad un allineamento migliore in azienda e ad un lavoro più specifico sui diversi profili in target.
Tra i canali più potenti per lavorare con l’ABM sicuramente LinkedIn è una piattaforma che ricopre un ruolo fondamentale, perché pensata proprio per questo scopo.Con milioni di utenti attivi che sono alla ricerca di contatti di tipo professionale, LinkedIn è un’opportunità che tutte le aziende dovrebbero sfruttare per mettere in pratica al meglio un approccio ABM.
In questo articolo approfondiremo il concetto di Account Based Marketing (o ABM) e le tecniche per metterlo in pratica utilizzando un potentissimo strumento disponibile a tutti: LinkedIn.
- Che cos’è l’Account Based Marketing? Definizione e vantaggi
- LinkedIn: gli step da seguire per fare ABM
- Budget e aste
- Strumenti essenziali da utilizzare per fare Account Based Marketing
- Pianifica una strategia di ABM con Adv Media Lab
- Account Based Marketing: si parte da LinkedIn
Che cos'è l'Account Based Marketing? Definizione e vantaggi
Era il 2004 quando per la prima volta si utilizzò il termine “Account Based Marketing” o ABM, ma il concetto che questo esprime non era di certo nuovo negli ambienti dei professionisti del marketing e delle vendite.
Per definire l’idea di Account Based Marketing si può dire che l’ABM non è altro che un progetto comune alle attività di marketing e di vendita di un’azienda, che lo sviluppano collaborando a stretto contatto, nell’individuazione di profili di clienti in target.
Il piano del settore marketing viene integrato al piano vendite in una strategia che allinea entrambe le pratiche unendole negli intenti e negli obiettivi da raggiungere.
Nell’ABM, i dipartimenti di marketing e vendite si fondono generando una vera e propria nuova entità professionale: un cosiddetto team di Smarketing (Sales + Marketing).
In questo nuovo soggetto professionale i team che lo compongono instaurano una sinergia operativa senza controindicazioni.
Se la tua azienda è abituata a lavorare con dipartimenti di marketing e vendite separati e indipendenti, il concetto di ABM potrebbe sembrarti una vera e propria scommessa, una rivoluzione estrema, un processo complesso e faticoso.
Niente di più lontano dalla realtà.
In questi paragrafi vogliamo dimostrarti come un impegno iniziale nell’impostazione di una strategia di Account Based Marketing può portarti a importanti guadagni in termini di tempo e denaro, e a un risparmio delle energie e delle risorse interne all’azienda.
Perché lo Smarketing è fondamentale oggi?
Da un buon progetto di Account Based Marketing c’è solo da guadagnare.
L’alleanza tra gli uffici marketing e vendite dà luogo a una cooperazione che sa utilizzare i punti di forza di entrambi i team, le loro conoscenze e la spinta di entrambi a raggiungere l’obiettivo finale comune.
- Gli esperti di marketing sapranno rintracciare, riconoscere e selezionare all’interno di un bacino di utenti il target più adatto allo sviluppo dell’azienda
- Il team di vendita presenterà il prodotto o il servizio offerto nel miglior modo possibile e attraverso i giusti canali
- L’azione congiunta delle due squadre permetterà di accompagnare il lead alla conversione attraverso l’intero customer journey
Cosa significa in pratica tutto questo?
Significa che l’Account Based Marketing si rivela una strategia a spreco zero.
L’ABM si concentra su pochi utenti altamente profilati, con grandi possibilità di diventare lead e acquirenti e ti permette di indirizzare le energie nel seguire questi utenti al meglio, proponendo loro solo contenuti davvero adatti alle esigenze riscontrate e ai loro interessi.
Otterrai quindi il massimo risultato da tutti gli sforzi, risorse, contenuti e idee da te messe
in campo.
L’Account Based Marketing viene ormai utilizzato da aziende appartenenti alle più svariate categorie e che si occupano di prodotti e mercati diversissimi tra loro.
L’86% delle aziende dichiara di utilizzare tecniche di ABM, e di queste il 41% identifica in queste operazioni la parte più importante della propria strategia di vendite e marketing.
Non è una sorpresa se Neil Patel, fondatore di NP Digital, riscontra un aumento di 6 volte nel volume di transazioni ottenute da attività di Account Based Marketing rispetto all’attuazione di altre tecniche.
Ricerche di mercato hanno anche evidenziato un livello di salute clienti migliore del 30% e un volume di vendite maggiore del 20% nelle aziende che utilizzano strategie di Account Based Marketing. (LinkedIn)
Una strategia di Account Based Marketing è l’unica davvero in grado di fornire agli utenti solo le offerte pertinenti alle loro reali richieste, grazie all’alto livello di personalizzazione dei contenuti e delle comunicazioni che vengono attivate.
Il 75% degli utenti dichiara di abbandonare una pagina web, di ignorare o rifiutare una campagna pubblicitaria, qualora i contenuti siano per loro irrilevanti.( Neil Patel)
Da questi dati puoi facilmente capire quanto sia importante un’accurata personalizzazione dei contenuti e delle tipologie di comunicazione in tutte le fasi del customer journey.
Affidarsi a una strategia di Account Based Marketing nelle campagne B2B significa impostare un metodo preciso, conveniente, estremamente performante e di utilizzo sempre più diffuso.
Inoltre, mettere in atto questo piano di lavoro è un’operazione sempre più immediata grazie alla tecnologia e ai software oggi disponibili.
LinkedIn: gli step da seguire per fare ABM
Uno dei canali più potenti per una strategia di ABM è senza dubbio LinkedIn.
LinkedIn è il social network che da anni mette in contatto diretto professionisti dei diversi settori, per condividere conoscenza, esperienza e per far incontrare diverse esigenze.
Con le stesse dinamiche delle altre piattaforme social, LinkedIn permette di avviare conversazioni in modo molto semplice con professionisti del proprio settore.
Gli obiettivi possono essere diversi e le potenzialità sterminate.
Si possono fare delle selezioni in base all’area geografica, al settore di appartenenza oppure al ruolo ricoperto all’interno dell’azienda. Un modo per raggiungere esattamente chi si sta cercando, con l’obiettivo di condividere esperienze o attivare nuove collaborazioni.
Per ottenere il massimo con una strategia di ABM su LinkedIn ci sono degli step da seguire.
Step 1: La ricerca
Lead di alta qualità con le migliori opportunità di trasformarsi in acquirenti, completando l’intero percorso di acquisto e compiendo tutto il percorso del customer journey, non si trovano per caso.
Il primo passaggio fondamentale, già noto agli esperti di marketing nello specifico, è identificare il target a cui intendi rivolgerti.
Un’operazione di marketing da svolgere a monte molto utile in questo processo è la creazione delle buyer persona.
Nell’ottica dell’Account Based Marketing questo lavoro dovrà essere svolto congiuntamente dai team di marketing e di vendita.
Il marketing saprà proiettare l’immagine autentica di un cliente desiderato, ma i dati relativi ai veri singoli utenti e alle loro caratteristiche sono in possesso degli esperti
delle vendite.
Sarà necessario implementare questi dettagli nella profilazione degli utenti target per realizzare profili di riferimento quanto più possibile realistici e raggiungere online gli individui effettivamente corrispondenti.
LinkedIn ti permette anche di importare o integrare liste di contatti inserendo indirizzi email, che la piattaforma utilizzerà per abbinare il tuo contatto al relativo profilo LinkedIn.
Una funzionalità molto interessante, offerta proprio nella direzione di un lavoro che valorizza ogni contatto.
Step 2: Dall'utente al prospect
Un prospect è un potenziale cliente che ha tutte le caratteristiche per poter essere davvero interessato alla tua offerta e che si dimostra effettivamente interessato.
I prospect derivano dalla ricerca precedentemente svolta, e sono profili che non corrispondono a un singolo individuo, bensì a organizzazioni aziendali composte da più figure professionali.
Queste figure vanno dal CEO (Chief Executive Officer), al CTO (Chief Technology Officer), fino ai responsabili dell’area finanziaria, per esempio, a tutte le altre figure che possono influenzare le scelte più importanti e decisive di una data azienda.
Questi ruoli sembrano un po’ confusi? In realtà, sono solo estremamente precisi.
Per definire al meglio il prospect target adatto ai tuoi obiettivi non hai nemmeno bisogno di ricordare tutti i nomi e gli acronimi.
LinkedIn permette una profilazione sulla base di vari parametri molto specifici, che ti permettono di mettere in pratica una strategia granulare in grado di personalizzare l’intera campagna e la conseguente comunicazione con i lead rilevati.
I parametri su cui puoi soffermarti sono relativi all’azienda per intero e di riflesso alle figure professionali che la popolano.
Potrai filtrare la tua ricerca secondo:
- Mercato di riferimento
- Dimensione di un’azienda (numero di dipendenti; fatturato annuo)
- La posizione di un utente all’interno dell’azienda
- La seniority, ovvero l’anzianità di una data figura professionale all’interno della sua organizzazione
- Le mansioni del professionista
- L’area geografica di tuo interesse
- Gli interessi e gli obiettivi di un utente o di un’azienda
I filtri proposti da LinkedIn lasciano a te la scelta su come definire il tuo pubblico per ogni campagna, evitando così di lanciare una rete che catturi un numero quanto più grande possibile di utenti, nella speranza che alcuni di loro siano interessati al tuo prodotto.
La precisione nella fase di ricerca e selezione utenti ti permetteranno di evitare sprechi negli sforzi comunicativi della tua campagna, dallo sviluppo alla condivisione, fino allo scambio diretto col cliente che ne risulterà.
Trovando i contatti giusti, potrai indagare ulteriormente per scoprire quali sono i loro effettivi ruoli all’interno dell’organizzazione per cui lavorano, quali sono i loro obiettivi e cosa li motiva.
Informazioni fondamentali per progettare campagne che arrivino dritte al cuore dell’azienda, passando attraverso i desideri e i bisogni delle risorse che la animano.
Step 3: Scegli la campagna LinkedIn più adatta
Oltre a una profilazione dettagliata e puntuale, LinkedIn ti permette di progettare campagne di Account Based Marketing di vario tipo.
La tipologia di campagna e i canali attraverso i quali puoi comunicarla varieranno a seconda dei risultati ottenuti in fase di ricerca e degli utenti a cui intendi rivolgerti.
Contenuti sponsorizzati
I contenuti sponsorizzati sono di semplice creazione in quanto tutti i tipi di formato hanno requisiti adatti ad essere utilizzati in questa formula.
Questo tipo di campagna invia annunci nativi al tuo feed LinkedIn, che raggiungono il target da te selezionato su tutti i disponibili (desktop, mobile, tablet).
Potrai utilizzare come anticipato vari tipi di contenuti, da scegliere a seconda degli obiettivi che intendi raggiungere:
- Immagini singole
- Video
- Articoli
- Presentazioni
- Carosello di immagini
Se una campagna di contenuti sponsorizzati si propone di aumentare l'engagement degli utenti target, un carosello ti aiuterà a far sì che le persone raggiunte si concentrino sul tuo brand.
Il carosello “costringe” l’utente a smettere di scorrere il proprio feed per scorrere le tue immagini, che se ben selezionate, possono umanizzare l’offerta, raccontando il prodotto, la sua storia, i valori del brand, o magari tecniche produttive speciali o interessanti utilizzate
dalla tua azienda.
Per creare una campagna di contenuti sponsorizzati sarà sufficiente produrre un contenuto come aggiornamento della pagina, da promuovere poi nella campagna vera e propria.
Annunci di testo
Utilizzare un testo come contenuto pubblicitario significa che la tua campagna non avrà bisogno di un’impostazione grafica o di design.
Questo significa che può essere meno dispendiosa in termini economici, ma può comunque portare ad un considerevole aumento del ROI.
Utilizzare un testo pubblicitario, ben ragionato e con un copy creativo, ha infatti un grande vantaggio: il testo può essere aggiornato e modificato se necessario, per adattarsi meglio agli obiettivi di un mercato in continuo mutamento.
Campagne InMail
Questo tipo di campagna LinkedIn è altamente personalizzabile e perfettamente in linea con il concetto di Account Based Marketing.
Le campagne InMail ti danno la possibilità di inserire rimandi e CTA (Call To Action) realizzati espressamente a fini di conversione.
Come dice il nome, questo tipo di campagna distribuisce i tuoi contenuti direttamente nella casella di posta all’interno della piattaforma LinkedIn.
Ti chiedi se ci sia pericolo di innescare nel cliente il tanto temuto effetto spam?
Niente paura. Hai svolto la fase di ricerca in maniera accurata? La campagna proposta è di qualità?
Se la risposta a queste domande è affermativa, allora avrai senza dubbio selezionato un pubblico target che troverà il tuo annuncio in linea con le sue aspettative.
I tuoi nuovi possibili lead non potranno che trarre beneficio dalla tua comunicazione e stimolati da un’offerta interessante e ben comunicata avranno voglia di iniziare con te
una conversazione produttiva.
Campagne di annunci display
Le campagne di pubblicità display di LinkedIn, o LinkedIn Display Ads, appartengono a quella categoria di annunci pubblicitari che funzionano tramite aste.
Come nelle campagne di contenuti sponsorizzati, per gli annunci display si può utilizzare qualsiasi tipo di contenuto.
Per quanto riguarda il target, è possibile selezionare un pubblico molto specifico.
Si possono indicare come target di riferimento tutte le figure professionali di una data azienda che prendono parte al processo decisionale negli acquisti e che formano insieme il cosiddetto buyer committee.
Mappare un buyer committee con precisione e attenzione ci permetterà di:
- Ottenere alti livelli di engagement
- Di condizionare considerevolmente le scelte operate dai decision maker delle aziende di nostro interesse
Come?
Il nostro brand avrà comunicato i suoi prodotti in maniera uniforme tra tutti i professionisti dell’azienda a cui intendiamo rivolgerci, fornendo tutti i dettagli e le specifiche del caso, che potranno essere poi discusse dall’intero team con cognizione di causa in sede d’acquisto.
Annunci dinamici
Gli annunci dinamici di LinkedIn sono generati in base all’attività degli utenti di riferimento.
Sono personalizzati per ogni membro target tenendo in considerazione i dati personali identificativi e descrittivi che lo caratterizzano, indicati nel suo profilo LinkedIn.
La programmazione di questo tipo di annuncio è fondamentale.
La campagna funzionerà meglio tanto più esatta sarà la scelta del contenuto per l’utente target e la sua condivisione nel momento opportuno.
Annunci video
Secondo un’indagine di Forbes, il 35% della spesa totale per le campagne online è ormai dedicato alle campagne video.
E con un dato come l’80% del traffico web totale costituito dalla visualizzazione di video online (Cisco), non c’è da chiedersi come mai sia così importante provare ad avventurarsi nella produzione di campagne video.
Il 64% degli utenti dichiara di essere più propenso all’acquisto di un prodotto o di un servizio se pubblicizzato attraverso
un video.
La creatività, la memorabilità e la massiccia quantità di informazioni che è possibile includere in un video, anche breve, sono il segreto del successo di questo tipo di contenuto.
La fruibilità del video è impareggiabile: un video può essere guardato ovunque, e in quanto prodotto multimediale la sua comprensione avviene su più livelli, rendendo le informazioni fornite universalmente riconoscibili, comprensibili e più facilmente memorizzabili.
Step 4: Concentrati sui contenuti adatti alla lead generation
La lead generation è l’insieme di tutte le attività di marketing finalizzate alla redazione di una lista di utenti potenzialmente interessati al nostro brand e alla nostra offerta.
Risulta ovvio come queste operazioni siano la base per progettare campagne LinkedIn in un’ottica di Account Based Marketing.
Se l’ABM è una pratica a spreco zero, indirizzare tutti i nostri sforzi sulla produzione e la distribuzione di contenuti adatti ai profili che potrebbero effettivamente aumentare il guadagno della nostra azienda è imprescindibile.
Per fare questo, non è necessario inserire in tutte le campagne annunci relativi a offerte “Bottom of the Funnel” (o BoFu), ovvero offerte finalizzate a portare il cliente acquisito
all’acquisto immediato.
Un contenuto ottimizzato per una efficace lead generation deve innanzitutto risultare interessante per l’utente.
Opta per annunci contenenti offerte speciali, attraenti e accattivanti, che catturino l’attenzione del tuo target, permettendo l’inizio di un processo di considerazione e creando così
opportunità di conversione.
Come puoi immaginare le offerte proposte possono anche appartenere alla fase “Top of the Funnel” (o ToFu), momento in cui veri e propri lead vengono creati a partire da utenti generici (seppur selezionati tramite ricerca e targetizzazione).
Non sottovalutare il potere dei dati rilasciati direttamente dai nuovi lead (First-Party Data e Zero-Party-Data) nelle tue landing page, tramite CRM e in altri canali.
Questi dati sono preziosi per operare una targetizzazione sempre più accurata e una conseguente personalizzazione dei contenuti sempre più sofisticata.
Perché questa metodologia di attrazione dell’utente sia efficace, dopo un’offerta ToFu premurati di mantenere il contatto con i clienti che hanno dimostrato un interesse, per scoprire se fate effettivamente al caso l’uno dell’altro.
Per trarre il massimo beneficio da questo importante processo e perché porti ai risultati sperati, non dimenticare di ottimizzare le landing page connesse alla tua campagna.
Rendile quanto più possibile adatte al processo di conversione:
- Crea percorsi di conversione semplici e ben riconoscibili
- Inserisci poche azioni possibili all’interno di ogni pagina
Step 5: Imposta la tua campagna
Ogni campagna dovrebbe essere composta da 2-3 contenuti pubblicitari, in maniera da
poter essere testata per comprendere quali forme e quali tipi di approccio sono più adatti
al target prefissato.
Un buon test da fare in questo senso è l’A/B test, un test che mette a confronto due annunci simili ma con con piccole variazioni creative, per verificare quale funziona meglio.
Una volta decisi il target, gli obiettivi, i contenuti e il loro formato, non ti resta che procedere con l’impostazione della tua campagna.
Per una progettazione ottimale delle tue campagne di Account Based Marketing e per una selezione efficace del tuo pubblico target, LinkedIn offre delle indicazioni preziose.
- Sconsiglia l’utilizzo di più di tre opzioni di targetizzazione
- Consiglia un pubblico di almeno 50.000 persone per contenuti sponsorizzati e annunci
di testo - Consiglia un pubblico di almeno 15.000 persone per contenuti sponsorizzati InMail
Step 6: Considera sempre la performance
Una campagna pubblicitaria non può essere prodotta e lasciata fare il suo corso senza ulteriori azioni da parte tua.
Non dimenticare di analizzare i dati provenienti dalla tua campagna e di prendere in considerazione tutti i KPI (Key Performance Indicator) utili a rilevarne la salute in relazione agli obiettivi che ti sei prefissato.
Un monitoraggio costante ed attento è la chiave per il successo di ogni campagna di advertising, su LinkedIn e altrove.
Come avviene effettivamente la conversione?
La conversione parte dalla qualità dei prodotti pubblicitari che proporrai.
Come e più di qualunque altro contenuto l’ottimizzazione di una campagna pubblicitaria deve riflettere al massimo la professionalità del tuo brand, la qualità della tua offerta e l’eccellenza
del tuo servizio.
Partendo da questi presupposti, sei pronto per passare al livello successivo.
Step 7: Segui il cliente attraverso l'intero customer journey
Uno dei maggiori vantaggi della cooperazione tra i team di marketing e vendite è che, se ben operata, permette di non lasciare mai solo il tuo nuovo contatto.
Il successo delle tue azioni di Account Based Marketing sarà anche dato dalla capacità delle due parti di mantenere una presenza e un contatto stabile con il cliente, progettando e distribuendo campagne indirizzate ai diversi momenti del customer journey.
Se si crea una campagna per la maggiore visibilità del tuo brand, ma si rimane assenti negli stadi di considerazione di acquisto, gli sforzi risultano vani.
L’azione di nurturing ovvero il nutrimento del tuo lead fa in modo che il cliente non si dimentichi di te nel momento in cui le altre aziende presenteranno a loro volta la loro proposta.
Allo stesso modo quando è avvenuta la conversione, non abbandonare il tuo cliente, potrebbe finire per optare per un tuo competitor più partecipe e sollecito.
Proprio nel momento delicatissimo della vera e propria decisione, mantieni la tua presenza a un livello di eccellenza, e il tuo lead ti sceglierà di certo per un acquisto.
Budget e aste
Non ti buttare subito in enormi investimenti pubblicitari.
Prenditi il tempo di comprendere davvero quali siano gli obiettivi per cui vuoi lavorare e di formare tutti gli elementi del team di Smarketing coinvolto in modo da trovare i migliori metodi per procedere nella giusta direzione.
Inizia con budget minori, fai prove, test, esperimenti, e aumenta man mano la spesa assegnata ad ogni azione. Rispetto ad altre piattaforme social come Facebook o Instagram, l’advertising su LinkedIn richiede investimenti più importanti.
Nel caso di campagne da acquistare tramite asta, non sottovalutare l’importanza di una programmazione a monte, che ti permetta di ottenere un guadagno sulle tue
operazioni pubblicitarie.
Prima ancora del ROI (Return on Investment) sperato, dovrai tenere conto di un altro importante KPI: il ROAS (Return On Advertising Spend), che ti darà un’immagine chiara del profitto ottenuto con ogni data campagna.
Per determinare questi due KPI in relazione ad una campagna LinkedIn per Account Based Marketing dovrai tenere sempre d’occhio:
- Il CTR (Click Through Rate), ovvero la percentuale di click effettivi sulla tua campagna
- I lead generati
- Le vendite concluse
Vuoi approfondire questi argomenti? Qui trovi dei contenuti per te:
- Social media marketing e Account Based Marketing: come integrarli
- ABM: le metriche e la strategia da seguire
- Account Based Marketing: guida completa, strategia e applicazione
Strumenti essenziali da utilizzare per fare Account Based Marketing
Puoi avvalerti di vari strumenti a supporto di un lavoro efficace ed efficiente:
- Uno strumento di CRM (Customer Relationship Management): tracciare i movimenti, le azioni e le preferenze dei tuoi contatti vecchi e nuovi e mantenere un contatto sempre stabile con loro è come già visto una delle attività di ABM più importanti. Un CRM è alla base di qualsiasi attività di profilazione e di analisi delle buyer persona.
- Un software di automazione per aiutarti nell’allineamento e l’integrazione di marketing e vendite, per gestire le tue campagne passate e in corso e per progettarne di nuove.
- Una pagina LinkedIn aziendale chiara, efficace, esaustiva. Il perfetto punto d’inizio per la tua nuova strategia di ABM.
Pianifica una strategia di ABM con Adv Media Lab
LinkedIn è un canale dove poter raggiungere i propri potenziali clienti e dove intraprendere con loro conversazioni di alta qualità.
Troppo spesso il problema di molte aziende è ancora quello di incontrare online i clienti e presentare loro un’offerta. Su LinkedIn, grazie alle possibilità di profilazione e di advertising, è possibile rivolgersi direttamente alle persone giuste, con la proposta giusta.
Soprattutto nel settore B2B ma non solo, la possibilità di contattare professionisti e ruoli chiavi all’interno di un’azienda è determinante.
Con queste caratteristiche Linkedin è lo strumento principe per adottare un approccio di Account Based Marketing.
Adv Media Lab da anni accompagna le aziende nell’adozione di questi strumenti e nella definizione di digital business strategy specifiche.
Si parte da una consulenza per poi sviluppare insieme un piano d’azione che coinvolga tutta l’azienda e la faccia crescere, nella direzione del cliente.
Con un team di oltre 40 esperti, è possibile individuare percorsi di affiancamento e formazione, per adottare approcci orientati all’ Account Based Marketing e per realizzare concretamente strategie su LinkedIn e sugli altri social network.
Un aiuto ed una presenza concreta per accompagnare l’azienda verso una crescita destinata a durare nel tempo.
Account Based Marketing: si parte da LinkedIn
L’ABM (Account Based Marketing) è un approccio al cliente molto utilizzato oggi perché in grado di offrire grandi opportunità.
Un modo di fare marketing che non guarda al grande pubblico ma che cerca profili selezionati, con i quali intraprendere conversazioni personalizzate.
Per questo motivo, l’ABM è un approccio che risponde all’esigenza più importante del marketing odierno: mettere al centro il cliente con le sue esigenze ed i suoi bisogni.
Da dove partire per sviluppare una strategia di ABM?
LinkedIn è sicuramente un ottimo punto di partenza. Una piattaforma social che permette di raggiungere le persone giuste e più interessate alla proposta aziendale.
Per un’azienda che voglia lavorare con un approccio basato sull’account, LinkedIn è un canale da attivare e da presidiare con grande attenzione, seguendo una strategia definita e ben progettata.
Una risorsa che permetterà anche di migliorare l’allineamento tra i team interni delle vendite e del marketing, ottimizzando il lavoro svolto e raggiungendo con maggiore successo i clienti.