Il World Information Architecture Day (WIAD) è la Giornata Mondiale dell’Architettura dell’Informazione. Nato con l'obiettivo di promuovere la crescita globale dell'architettura dell'informazione a partire da realtà locali, dal 2011 questa iniziativa interessa diverse città nel mondo attraverso l'organizzazione di incontri, workshop e laboratori.
Quest'anno l'iniziativa si terrà il 22 febbraio e interesserà 57 città e 25 nazioni in contemporanea. In Italia, gli eventi legati all'information Architecture avranno luogo a Milano, Palermo, Vicenza, Roma e... Cesena! Grazie all'intervento del nostro partner Etnograph, infatti, anche la città romagnola giocherà un ruolo di prim'ordine all'interno dell'iniziativa.
L'impegno di Etnograph verso l'iniziativa rispecchia appieno il nostro pensiero in materia di architettura dell'informazione. Pensiamo, infatti, che in un mondo in cui le informazioni a disposizione sono molteplici, capire come comprenderle, gestirle, analizzarle ed organizzarle sia la chiave per studiare strategie performanti.
Ecco perché abbiamo deciso di sostenere un evento fondamentale per aumentare la consapevolezza generale su un argomento troppo spesso ritenuto di nicchia, coinvolgendo esperti provenienti da varie discipline.
L’evento si terrà Sabato 22 febbraio, dalle 9 alle 17, al Cesena Lab in via Martiri della Libertà, 14 C.
Il primo speaker, Maura Gancitano, scrittrice e filosofa, rifletterà con noi in un talk dal titolo “Storytelling e narrazione - Le parole per esibire e le parole per fiorire”.
La società in cui viviamo oggi è la società della performance.
Per dimostrare di essere produttivi – e quindi di esistere – ci costringiamo a inventarci un progetto o produrre un contenuto nuovo. Ci costringiamo a replicare una performance permanente, rischiando di perdere la meraviglia e il potere della narrazione. Siamo costantemente spinti a sostituire al mondo l'imitazione del mondo, all'espressione di sé l'esibizione di sé, alla narrazione lo storytelling, alla ricerca del senso della vita la ricerca di un livello sempre maggiore di benessere e visibilità.
Per questo è importante imparare a utilizzare il territorio virtuale per dialogare veramente per condividere cultura, informazione e autentica socialità.
A seguire Giovanni Barbieri ci porterà nel cuore del tema con il suo talk: “Architettura dell’informazione - dalla trovabilità al sense-making”.
“Information is not knowledge” – canta Frank Zappa in Packard Goose. La proliferazione dei dispositivi e l’internet delle cose hanno reso pervasiva l’informazione, ma hanno generato anche una frammentazione dell’informazione stessa. In questo scenario, rendere un’informazione trovabile, non basta; occorre anche che questa sia resa comprensibile.
Fare architettura dell’informazione oggi significa lavorare sulle relazioni: le relazioni sono l’antidoto alla nebulizzazione dell’informazione tipica del nostro tempo.Il come architettiamo un elemento all’interno di un ecosistema di relazioni è più importante del cosa.
Francesca Tomasi, docente universitario specializzata in Digital Humanities, ci farà poi riflettere su come i sistemi di data visualization, in particolare sui linked data, possono contribuire a far acquisire una nuova conoscenza nell’esplorazione dei contenuti web.
Ed infine Andrea Resmini, professore presso l’International Business School di Jönköping, in Svezia e fondatore di Architecta, terrà uno speech sull'argomento in video conferenza.
Nel pomeriggio, avrà luogo un evento speciale in cui uniremo arti e discipline diverse in questo dialogo globale.
Who’s afraid of technology? Una proiezione esclusiva di cortometraggi internazionali incentrati sul tema del rapporto uomo-tecnologia, siano videogame, social network, cyber bullismo o esperimenti di fantascienza. La proiezione è organizzata da una joint venture d’eccezione, tra il Malatesta Short Film Festival di Cesena e Concorto Film Festival di Piacenza, quest’ultimo uno dei principali festival di corti in Europa.