CRM e Blockchain: come proteggere la privacy degli utenti nell'era del GDPR

Daniel Casarin

Pubblicato da Daniel Casarin

crm blockchain eablock

Ci stiamo muovendo in una direzione in cui il trattamento dei dati personali da parte delle aziende sarà un processo totalmente trasparente e facilmente leggibile per i clienti. Del resto, è proprio questo che il GDPR impone con le sue definizioni per tutti i tipi di organizzazioni. I clienti saranno in grado di dare il loro consenso al trattamento dei dati personali come mai prima d’ora, avendo chiaro e semplicemente descritto quali di questi dati verranno forniti e potranno bloccare il loro trattamento in qualsiasi momento, facendo “dimenticare” della loro esistenza alle aziende.

La blockchain, per la sua trasparenza, sicurezza e inattaccabilità, sembra essere la tecnologia più adatta a tutto questo per ciò che da anni sta promettendo. Tutti i dati finiscono nei database delle aziende che solitamente corrispondono al CRM, il software per eccellenza nella gestione delle relazioni con i clienti. L'utilizzo della blockchain come “binario” su cui far circolare i dati sembra essere un’ottima alternativa, che già di per sé soddisferebbe tutti i requisiti del GDPR.

“Protezione dei dati fin dalla progettazione e protezione per impostazione predefinita”, recita l’articolo 25 del testo del regolamento generale sulla protezione dei dati: il GDPR.

Il CRM è una tecnologia che ha la funzione principale di raccogliere i dati di tutti coloro che entrano in contatto con i touch-point delle aziende: landing page, lead flow, email marketing o anche contatti più diretti. L’obbligo per le aziende che utilizzano l'intelligenza artificiale sarà di mostrare chiaramente quali dati vengono immagazzinati, qual è la ratio dell’algoritmo di machine learning retrostante la tecnologia e la crittografia delle informazioni.

crm blockchain

Tutto quesot è ciò che  si propone di fare EABlock, il CRM made in Italy basato su tecnologia blockchain, costruendo il software per eccellenza nella raccolta dei dati delle persone fisiche tenendo conto fin dalla fase della sua progettazione della loro vulnerabilità nelle soluzioni centralizzate di CRM disponibili attualmente sul mercato.

Ce ne parla il CEO della startup italiana, Dario Puligheddu, cui abbiamo posto qualche domanda su come i CRM e la blockchain si integrano alla perfezione.

  • Siamo giunti al punto in cui gli utenti che navigano sul web hanno sempre più timore di lasciare i loro dati e la blockhain potrebbe dimostrarsi parte di una soluzione. Come nasce Il vostro progetto aziendale e qual è la vostra vision?

Le applicazioni e i gestionali hanno il difetto che non sono pensate tenendo conto degli attacchi informatici a cui sono espostiIndipendentemente dalla tecnologia utilizzata noi riteniamo che è arrivato il momento per le applicazioni di “nascere sicure”.

EABlock nasce così dalla nostra volontà di voler fornire uno strumento facile da usare e che protegga i dati delle imprese e dei loro clienti. La nostra vision è un futuro dove le applicazioni siano in grado di fornire altissimi livelli di sicurezza a tutti gli utenti, supportando i processi aziendali andando a coniugare facilità d'uso, automazione e sicurezza.

  • Le organizzazioni, dal canto loro, dovranno adeguarsi alla normativa del GDPR: in che modo credete che la vostra soluzione possa permettere alle aziende di conformarsi al 100%?

Il GDPR impone un sistema che sia pensato per essere sicuro e che garantisca la privacy.

Questi sono i nostri obiettivi e in tutta la fase di progetto ci siamo chiesti come poter eliminare quello che consideriamo uno dei principali ostacoli alla sicurezza: la fiducia nell'infrastruttura.

Da qui nasce il nostro interesse per la tecnologia blockchain.

  • La blockchain promette sicurezza e trasparenza, dando l’opportunità agli utenti di decidere quali dati fornire alle aziende (e dunque ai loro CRM). In che modo, con una soluzione come la vostra, l’azienda potrebbe mantenere una visione costante a 360 gradi dei propri lead? Quali sono in pratica le differenze sostanziali con qualsiasi altro CRM che sia HubSpot, SalesForce o altri?

La blockchain è vantaggiosa per una serie di motivi: ci consente tanto la trasparenza dei dati e delle modifiche quanto la qualità della sicurezza e del servizio.

È proprio la blockchain unita alla crittografia dà alla nostra soluzione il maggior vantaggio competitivoLe altre soluzioni sul mercato non hanno ancora compreso del tutto le potenzialità di queste tecnologie che invece noi riteniamo rappresentare la vera evoluzione della sicurezza.

Stiamo entrando in un futuro dove il dato ha una centralità economica e si parla di "cyberwars", perciò "raccogliere il dato" senza dargli la protezione che merita non è più un metodo sostenibile, sopratutto perché la maggior parte dei problemi di sicurezza derivano dalle tecnologie legacy che sono, purtroppo per la sicurezza, tutt'ora in utilizzo.

 

 

 

 

  • Su quale blockchain avete basato la vostra crittografia e come funzionano i vostri smart contract?

Usiamo il framework Hyperledge Fabric.

Gli smart contract sono dei prodotti software che costituiscono l'unico modo per poter interagire col registro distribuito della Blockchain.

Le operazioni a cui danno accesso possono essere invocate solo ed esclusivamente dagli utenti che dispongono di permessi adeguati e quindi le interazioni con il database sono formalmente definite e non possono essere aggirate da eventuali attacchi.

  • Dunque sulla blockchain saranno registrate solamente le informazioni, o verrà utilizzato anche un token?

Non abbiamo nessun token o cryptomoneta.

Non è nostra intenzione creare l'ennesima valuta perché il nostro obiettivo non è speculare, ma dare valore al nostro sistema economico supportando le aziende che necessitano di strumenti affidabili e sicuri.

  • Sicuramente riteniamo entrambi che i CRM siano essenziali per fare un salto di qualità nella crescita aziendale. La vostra soluzione potrebbe incentivare ulteriormente all’utilizzo di una tecnologia volta alla raccolta dei dati degli utenti e in che modo?

L'unico modo in cui noi raccogliamo dati dei clienti nella nostra app è in modo criptato.

Saremmo in grado di supportare l'operatività delle imprese senza mettere a rischio le loro informazioni, qualunque esse siano.

Nemmeno noi saremmo in grado di accedere ai dati dei clienti e quindi non potremmo cedere a nessun tipo di pressione. Sapendo di poter riporre in noi la massima fiducia, il flusso di dati verso il CRM aumenterà e così saremo in grado di supportare meglio l'operatività dei nostri clienti.

  • Come credete che i CRM verranno utilizzati da qui a 10 anni e che “aspetto” avranno?

I CRM si evolveranno andando a rispondere a esigenze che finora venivano delegate ad altre applicazioni.

La necessità di migliorare i processi aziendali e non avere informazioni duplicate in varie piattaforme porterà alla diffusione delle soluzioni Master Data Management (MDM) che gestiranno i clienti, le risorse e i processi aziendali.

A loro verrà richiesta l'ottimizzazione delle risorse, dei costi e dei processi che verranno analizzate per poterne migliorare la gestione.

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