Dal 13 al 17 Marzo torna l’evento della Milano Digital Week, una grande manifestazione improntata sulla cultura e l'innovazione digitale. Tra i molti argomenti trattati il nostro Daniel Casarin, fondatore di Adv Media Lab, parlerà di intelligenza artificiale (AI) per il marketing e le vendite. Tommaso Cattivelli, invece, spiegherà il ruolo della blockchain nel food marketing e i motivi della sua importanza crescente.
Quasi.
Nonostante esistano già robot in grado di compiere ed automatizzare molti dei lavori tutt'ora svolti, l'intelligenza artificiale ancora non è in grado di svolgere attività complesse, data la necessità di continue verifiche e controlli da parte dell'uomo.
L'intelligenza artificiale ad oggi è "un portafoglio di tecnologie", secondo Guruduth Banavar, responsabile ricerca IBM sull'IA.
Alcune di queste tecnologie comprendono:
Le stesse tecnologie possono essere utilizzate anche in ambito marketing e vendite per aumentare performance e risultati.
Sono proprio queste aziende che adottano l'intelligenza artificiale a mettere i clienti al centro delle proprie attività, fornendo loro prodotti e servizi in grado di soddisfare al massimo le loro esigenze. Da qui nasce la necessità di unire intelligenza artificiale e marketing (o ancora meglio con l'inbound marketing o l'inbound sales).
Nel 2019, l’intelligenza artificiale avrà un impatto sempre più consistente nell'ambito marketing e vendite.
Non a caso, la Milano Digital Week 2019 offrirà degli spunti interessanti per quanto riguarda le innovazioni digitali, concentrandosi su una moltitudine di tecnologie in grado di trasformare non solo il lavoro ma anche le relazioni umane.
I migliori marketer e responsabili vendite sono sempre più alla ricerca di soluzioni per implementare efficacemente l'intelligenza artificiale nelle proprie attività e quindi generare valore. Tra le tecnologie più performanti troviamo:
Un applicativo dotato di machine learning, parte da algoritmi che imparando da soli, adottano un processo molto simile al nostro apprendimento. Nella realtà dei fatti però l'applicativo non sta imparando qualcosa di nuovo, sta solamente eseguendo dei comandi.
Proviamo ad immaginare il modo in cui insegniamo ad un bambino a riconoscere un cane, vengono dati dei parametri all'algoritmo, poi gli mostriamo una foto che ritrae un cane, attiviamo l'algoritmo, poi gli mostriamo la foto di un cavallo (nuovo dato per l'algoritmo) e alle prime volte che sbaglia gli comunichiamo l'errore. Dopo un determinato numero di errori, il bambino imparerà da solo a riconoscere il cane ed il cavallo, quindi effettuerà un apprendimento automatico, questo è il significato di machine learning.
Allo stesso modo, Google ha utilizzato innumerevoli immagini di cani o altri oggetti prima di far imparare a Google Photos cosa sono effettivamente.
Il deep learning, ovvero l'apprendimento profondo, si verifica quando in un sistema di intelligenza artificiale vengono inseriti un gran numero di dati (big data) e conseguentemente, dato un compito, gli algoritmi imparano dai propri errori, creando nuovi dati e aggiornandoli automaticamente.
In questo caso, ci si riferisce ad un livello di informazione più profondo, non basta più fare differenze tra cane e cavallo, ma in questo caso bisogna fare riferimento alle razze dei due animali.
Ad esempio basta fare delle domande al sistema, quindi dare degli input e contemporaneamente gli diamo anche delle risposte, degli output.
Le risposte sono gli algoritmi alle domande, che chieste tante volte, permetteranno al sistema di apprendere e generare nuovi algoritmi dagli errori commessi in precedenza.
Nel momento in cui verranno date al sistema nuove informazioni, gli algoritmi di conseguenza apprenderanno sempre di più e in maniera molto più rapida.
Le innovazioni digitali ormai fanno parte sempre più della nostra vita lavorativa e non, a volte non ce ne rendiamo nemmeno più conto. Questo sta a significare che in un prossimo futuro si arriverà ad avere uno scenario “artificialmente intelligente”. Questo scenario, possiamo dire quasi con certezza, che si sta sensibilmente avvicinando.
La tecnologia sta alla base dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
Basta considerare che al giorno d’oggi, lavorare con l’intelligenza artificiale, implica un lavoro “sartoriale”. I chatbot ad esempio, sono ormai una tecnologia che dà la possibilità di interfacciarsi direttamente con il cliente e di conversare con esso, tendendo a creare quindi una sorta di esperienza personalizzata intorno all'utente.
Il marketing (e a strettissimo giro le vendite) è uno dei settori che ha subito più cambiamenti con l’avanzare della tecnologia.
I principali ambiti che hanno subito l’entrata prepotente della tecnologia e quindi dell’intelligenza artificiale sono stati:
Nel corso del suo workshop alla Milano Digital Week, Daniel Casarin approfondirà:
Dal punto di vista pratico, sarà analizzata l’applicabilità di queste tecnologie in relazione alla gestione dei clienti e dei potenziali, così come alla conoscenza del proprio target e delle buyer personas, oltre all’analisi dei dati raccolti nonché i vantaggi derivanti dalla possibilità di usufruire della finanza agevolata per investire in questi progetti.
Come già detto, oltre all'intelligenza artificiale, un’altra tecnologia che promette grandi innovazioni nel 2019 è quello della blockchain.
Pensando agli ambiti applicativi di questa tecnologia, probabilmente ti sarà venuto in mente quello dell'agroalimentare. Ma che ruolo ha effettivamente la blockchain all’interno del mercato agroalimentare italiano?
La blockchain è sintomo di sicurezza, trasparenza, attendibilità. Tre aggettivi che fanno capire cosa la blockchain è in grado di garantire.
La blockchain si basa su:
Perché la blockchain risulta essere un sistema inattaccabile?
La blockchain ha la possibilità di criptare tutte le informazioni in maniera equa ed univoca, attribuendo ad ogni dato o informazione, una specifica identità digitale.
La condivisione di una determinata informazione ed una criptazione dei dati analizzati, permette alla rete di essere un sistema unico in grado di effettuare un controllo centralizzato.
Tommaso Cattivelli spiega l’applicabilità della blockchain al food marketing.
La blockchain permette di monitorare e gestire i processi produttivi anche dagli smartphone o direttamente dal pc. Tali movimenti o attività, possono essere controllate anche grazie ad applicazioni realizzate per monitorare etichette e chip assegnati ad un determinato prodotto.
Questo permette di effettuare anche un controllo sui i benefici che derivano da un prodotto e che sono espressi anche nelle certificazioni di qualità.
L'avvento di una tecnologia come la blockchain, ha permesso non solo di garantire la sicurezza delle informazioni ma anche la loro distribuzione. Tutto ciò rende il monitoraggio della produzione più efficace, sia da un punto di vista interno che esterno.
La comunicazione e il marketing possono trarre dei benefici importanti dall'applicazione della blockchain ai prodotti agroalimentari, si possono distribuire in modo più semplice ed efficace tutte le informazioni necessarie alla conoscenza del prodotto, dell'impresa e del territorio.
Una buona condivisione delle informazioni relative ad un determinato prodotto, può rivelarsi di fondamentale importanza nel momento in cui bisogna differenziare un prodotto in base alle sue caratteristiche.
L'informazione è il principale strumento di interazione che mira alla creazione di un rapporto privilegiato tra utente e impresa.
Proprio per questo motivo, in occasione della Milano Digital Week, Tommaso Cattivelli affronterà il fenomeno della blockchain come nuovo set di strumenti per la tracciabilità, quindi ci spiegherà il funzionamento di questa nuova tecnologia, il rapporto con l’inbound marketing.
Sundar Pichai, l’AD di Google, ha dichiarato che l’intelligenza artificiale è una “scoperta” più importante dell’elettricità o del fuoco.
È possibile che l’intelligenza artificiale possa crescere in maniera costante e lentamente. Il machine learning e il deep learning avanzano in maniera spedita e la maggior parte delle loro fasi iniziali di apprendimento non necessitano dell’intervento umano.
D'altro lato troviamo la blockchain, una tecnologia che sta trovando applicazione in qualsiasi settore.
Proviamo a pensare ad un prodotto o un servizio che necessita di un tracciamento da parte del produttore stesso su richieste di un cliente, di un consumatore o di una terza parte.
Se guardiamo il campo dell'agroalimentare, la blockchain risulta essere un’opportunità da sfruttare, perché consente di monitorare i propri prodotti ed è uno strumento che con il passare del tempo permetterà di ottenere sempre più informazioni sui nostri acquisti.
Sta nascendo un nuovo mondo da esplorare per il digital marketing, non perdere l'occasione, ti aspettiamo alla Milano Digital Week il 14 e il 16 Marzo 2019, preparati al futuro!