Il futuro del marketing oltre Google

Silvia Papi

Pubblicato da Silvia Papi

Cover: Il futuro del marketing oltre Google
Quante volte, negli ultimi anni, ci siamo sentiti dire che il nostro sito web deve essere indicizzato e ottimizzato per i motori di ricerca, in particolare per Google? Il gigante Google è uno dei principali protagonisti del mercato digitale di oggi. Ogni giorno, sul suo motore di ricerca, vengono effettuate miliardi di ricerche, che sono essenziali anche e soprattutto per le aziende.

I punti chiave dell'articolo:

  • Google sembra svalutare nel ranking quelle aziende di cui teme di più la concorrenza, ovvero quelle che offrono servizi simili
  • Il permission marketing è la norma delle aziende di maggior successo: è l’acquirente a scegliere se e come comunicare con l’azienda
  • Gli utenti non gradiscono più pubblicità aggressive, tengono sempre più alla loro privacy, e cercano relazione e coinvolgimento

 

Attraverso gli strumenti di Google, i clienti cercano quello di cui hanno bisogno: la posizione di un negozio, il numero di telefono di una pizzeria, uno specifico paio di scarpe. Su Google, essi cliccano sui nostri annunci sponsorizzati, lasciano una recensione della nostra attività ed entrano attraverso di esso nel nostro sito web.

Basti pensare che la principale fonte di guadagno del colosso di Mountain View è data dall’advertising per capire quanto Google sia centrale nel mondo del marketing.

Sappiamo che il marketing è un settore che cambia continuamente.

Le attività di marketing che una volta rappresentavano la novità -ed erano adatte ai clienti di allora- come gli spot pubblicitari televisivi, al giorno d’oggi risultano, di fatto, non essere più la scelta migliore.

Google svolge un ruolo fondamentale nel marketing del presente, ma nel corso dei prossimi anni potrebbe non essere più al centro delle nostre attività di marketing.

Ma come cambierà il marketing senza Google? E soprattutto, ci sarà davvero un declino del motore di ricerca più usato al mondo?

In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando il mercato digitale di oggi e basandoci su di esso e sui trend correnti per fare delle previsioni sul marketing del futuro:

 

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Il mercato digitale di oggi e il monopolio di Google

Come accennato all’inizio di questo articolo, negli ultimi anni Google è diventato centrale per le nostre attività di marketing.

Diamo un’occhiata, per cominciare, ad alcuni dati statistici sull’utilizzo del motore di ricerca:

  • Secondo Internet Live Stats, che raccoglie dati statistici in tempo reale, su Google vengono effettuate in media più di 40.000 ricerche al secondo (che diventano 3,5 miliardi in un giorno)
  • In merito ai volumi di ricerca, il 78% delle ricerche viene effettuato su Google
  • Per quanto riguarda gli acquisti online, il 35% delle prime ricerche di un prodotto viene effettuata su Google prima di arrivare all'acquisto
  • Secondo Statista, Google detiene l’86,02% delle quote di mercato

Basta pensare all’importanza della SEO (search engine optimization), tanto che ci sono figure professionali che si dedicano unicamente a questo.

Se il nostro sito web non è correttamente indicizzato ed ottimizzato per i motori di ricerca, in particolare per Google, risulterà invisibile ad essi, e di conseguenza ai nostri clienti.

Oggi non basta essere presenti sul web: dobbiamo fare in modo che il nostro sito web appaia nella prima pagina dei risultati di Google, e che i nostri clienti riescano a trovarci facilmente.

Se la tua azienda non è su Google, è come se non esistesse. Ecco perché è bene rimanere sempre aggiornati sui suoi algoritmi.

Tutte queste considerazioni fanno riferimento ai risultati di ricerca organici -quelli, cioè, che non sono a pagamento, ma che compaiono nei risultati delle pagine Google a seconda delle parole chiave di ricerca digitate dagli utenti (le cosiddette query).

Se il nostro sito web ha contenuti pertinenti, i clienti riusciranno a trovarci in questo modo.

Ma ancora più importante per il marketing e, come abbiamo accennato all’inizio, per Google stesso, è il paid advertising.

Ci si può guadagnare il proprio posto nelle prime posizioni di Google con le inserzioni a pagamento, partecipando a delle aste per vedere pubblicato il proprio annuncio.

Gli utenti vedranno immediatamente il nostro contenuto sponsorizzato e questo può aumentare di molto le visite al nostro sito web.

Negli ultimi anni sono aumentate, nel settore marketing, le figure che si occupano unicamente del paid advertising: è un metodo veloce e remunerativo per attrarre clienti e permette di ottenere risultati in brevissimo tempo (lo abbiamo già approfondito nel nostro articolo: Le più importanti metriche e KPI da monitorare nel paid advertising).

Per questo motivo, sempre più aziende stanno investendo in questa attività di marketing.

Questi sono solo alcuni dei motivi che fanno apparire chiara la centralità di Google per il marketing - ancora di più se si parla di digital marketing.

Come sappiamo Google presenta anche delle insidie e non è amato da tutti. Nel corso degli anni, stanno emergendo nuove piattaforme che vorrebbero sostituirsi a Google o vendono servizi simili.

 

Il declino di Google come motore di ricerca è già cominciato?

Appurato che Google rappresenta uno strumento essenziale per le aziende, nel corso degli anni ha ricevuto numerose critiche.

Una questione spinosa riguarda il suo algoritmo. Google è stato accusato numerose volte di manipolare i risultati di ricerca. In che modo?

Ad esempio, Google sembra svalutare nel ranking quelle aziende di cui teme di più la concorrenza, ovvero quelle che offrono servizi simili.

Questo significa che Google potrebbe spostare più in basso nei risultati di ricerca quelle aziende che considera come minacce per la sua attività.

Possiamo ricordare ad esempio il caso di Expedia, una delle più grandi agenzie di viaggi online al mondo: Google venne accusato di aver fortemente penalizzato le pagine web di Expedia, a favore dei propri suggerimenti di voli.

Come vedremo più avanti nel corso di questo articolo quando parleremo di community, un caso simile è quello di Quora, che sembra essere stato penalizzato nella pagina dei risultati di ricerca poiché fornisce risposte rapide a domande comuni in modo simile a Google.

Un’altra critica che possiamo muovere a Google riguarda il fattore privacy. Tantissimi utenti stanno cominciando a chiedersi dove vanno a finire i dati che lasciano online e sono sempre più attenti alla privacy.

Come accennato in precedenza, ci sono alcune piattaforme che stanno iniziando a prendere piede e potrebbero essere futuri rivali di Google. Ad esempio, per gli amanti della privacy, c’è DuckDuckGo, un motore di ricerca che promette di non tracciare i dati degli utenti.

Nonostante Google sembri essere molto attento ai nostri dati e prometta di non venderli a terze parti - essi vengono comunque raccolti per poi essere utilizzati per advertising personalizzati.

Nel marketing, il rapporto tra bisogno di personalizzazione da una parte e necessità di privacy dall’altra non è facile da mettere in pratica.

Per quanto riguarda le aziende, potremmo dire che il permission marketing potrebbe diventare la norma: sarà l’acquirente a scegliere se e come comunicare con l’azienda.

Possiamo già ritrovarlo ad esempio nell’email marketing: il cliente acconsente che il suo indirizzo email venga inserito in un database, per ricevere comunicazioni da parte dell’azienda.

In ultima analisi, potrebbe essere affrettato parlare di un declino imminente di Google, ma nel futuro potremmo vedere altre realtà che potrebbero risultare una scelta migliore, o quantomeno, fare una seria concorrenza a Google.

 

 

Quote: Se il nostro sito web non è correttamente indicizzato ed ottimizzato per i motori di ricerca, in particolare per Google, risulterà invisibile ad essi, e di conseguenza ai nostri clienti.

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Il marketing del futuro, due parole chiave: relazione e interazione

Se il marketing del presente è dominato da Google e i suoi algoritmi, come potrebbe cambiare la situazione nel futuro?

Se alcune attività del marketing tradizionale funzionano ancora e tante altre sono diventate obsolete, è perché non sono più adatte ai clienti di oggi.

Gli utenti sono coloro che guidano le attività di marketing, e in base ai loro bisogni e ai loro comportamenti possiamo determinare quali potrebbero essere alcuni dei cambiamenti futuri.

Ma quali sono le caratteristiche del cliente moderno, e in quale modo questi influiranno sul marketing del futuro?

 

Il marketing del futuro sarà sempre più customer-driven e relazionale

I clienti di oggi, servendosi delle nuove tecnologie digitali, sono più informati, meno propensi ad essere interrotti e con una soglia d’attenzione molto bassa.

Da sempre gli utenti sono condizionati da una sfiducia nei confronti del marketing e delle vendite in generale, e sono quindi più resistenti ad alcune attività del marketing tradizionale.

Per questo motivo, il marketing si è dovuto adattare, abbandonando le attività più vecchie e restando al passo con i bisogni del nuovo acquirente.

I clienti non vogliono “subire” pubblicità non richieste, desiderano interazione e ascolto.

Ha preso piede un diverso modo di fare marketing, che vuole essere sempre meno invasivo e, allo stesso tempo, più interattivo e coinvolgente rispetto ad una volta.

Pensiamo ad esempio al video marketing, che ha preso piede in maniera significativa negli ultimi anni.

I clienti riusciranno ad abbandonare la visione negativa del marketing e delle vendite se le aziende riusciranno a creare una relazione di fiducia con loro.

In ultima analisi, se il cliente è sempre più al centro delle strategie di marketing, questo significa che il mercato del futuro sarà sempre più customer-driven.

Il marketing del futuro potrà essere quindi sempre più conversational, così che si crei una vera e propria conversazione one-to-one con il cliente e si generi fiducia.

Nell’applicare il conversational marketing, per aumentare l’interazione potranno anche essere usate nuove tecnologie: ad esempio, ci si potrà servire dell’intelligenza artificiale e della realtà aumentata.

Le aziende dovranno trovare un modo per comunicare in maniera trasparente i valori del proprio brand, e far sì che siano i clienti ad avvicinarsi a loro.

Le attività di marketing che possiamo considerare “aggressive” - come ad esempio il telemarketing - hanno già iniziato a perdere di valore da alcuni anni, seppure esse non siano completamente superate e continuino comunque ad essere utilizzate.

Va da sé che il marketing del futuro sarà sempre più inbound.

 

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L’importanza delle community

Chi non ha mai sentito parlare di Reddit o Quora?

Soprattutto negli ultimi tempi, le community online hanno iniziato a prendere piede: su queste piattaforme, le persone possono trovare risposta a tutti i loro quesiti più disparati e interagire con gli altri. Tra le più famose, spuntano appunto Reddit e Quora.

Su queste piattaforme, si creano veri e propri dibattiti tra gli utenti su argomenti che li interessano.

Possiamo dire che le community online prenderanno sempre più piede e che Google potrebbe trovarsi in competizione con esse, come già sta succedendo adesso (come ti abbiamo accennato in precedenza rispetto al caso Quora).

Va da sé che anche l’importanza del community marketing andrà ad aumentare.

Il community marketing punta tutto su relazione, interazione e costruzione di vere e proprie conversazioni attorno a un brand o un’azienda.

Considerato il successo che stanno ottenendo le community, le aziende dovranno cercarle di sfruttarle il più possibile a loro favore.

Il community marketing avrà anche degli effetti sulle ricerche effettuate online: i contenuti che appariranno nei risultati di ricerca potrebbero essere accuratamente profilati, in modo che colpiscano l’utente mostrandogli contenuti ben organizzati sulla base dei loro interessi.

Il fenomeno delle community ha portato alla luce anche un altro fattore importante: sempre più utenti ricercano interazioni online sulla base dei loro interessi.

Ci sono già alcune aziende che hanno iniziato ad accorgersene, come ad esempio Twitter, che vorrebbe cercare di modificare il suo algoritmo per permettere agli utenti di interagire tra loro sulla base di specifici interessi comuni.

Questo significa che in futuro il marketing dovrà diventare più di nicchia e colpire il pubblico giusto, moderando le community in modo ottimale.

 

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Considerazioni finali

All’interno di questo articolo abbiamo voluto fare alcune previsioni su come sarà il marketing del futuro e quale ruolo avrà Google, basandoci sulla situazione odierna del settore.

Google è ancora di estrema importanza ma, alla luce dei recenti cambiamenti e di nuovi competitor come le community di Reddit e Quora e motori di ricerca alternativi, le cose potrebbero cambiare.

D’altronde, sono gli stessi trend di marketing attuali a suggerirci come potrebbe essere il futuro del marketing e di Google: gli utenti non gradiscono più pubblicità aggressive, tengono sempre più alla loro privacy, e cercano relazione e coinvolgimento.

In definitiva, possiamo però dire che è possibile -anzi, probabile- che Google non sparirà definitivamente, ma il suo ruolo potrebbe cambiare e diventare un po’ meno centrale nelle nostre attività di marketing.

Il cambiamento sarà inoltre molto graduale: Google rimane una delle piattaforme più potenti al mondo e uno strumento importantissimo per le aziende. Non sarebbe possibile -né auspicabile - che scomparisse dall’oggi al domani.

 

 


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