La tecnologia ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita del marketing nel corso degli ultimi anni. Da qui al 2020 le tecnologie che ora consideriamo più innovative incontreranno la nostra vita quotidiana e la loro fase di test iniziale è ormai alle nostre spalle: è tempo di esplorare come queste possano avvantaggiarci ogni giorno. Il compito è quello di trovare i migliori casi d'uso per il tuo brand, affinché si tragga vantaggio da questo cambiamento, aiutando i consumatori a sfruttare al meglio la tecnologia.
Una moderna strategia di marketing che includa costantemente i nuovi trend deve necessariamente comprendere le esigenze dei consumatori, la loro propensione all’utilizzo delle tecnologie e ciò che si aspettano da essa.
È ancora un po’ presto per la sua totale diffusione, ma la notizia di Google Home, che finalmente parla italiano ed è commercializzato nella nostra penisola, dovrebbe stimolarci a cambiare qualcosa nelle strategie di marketing che portiamo avanti per i nostri brand, dal momento che tutti vorranno provare a dire:
“Hey Google, da chi posso comprare un divano a 6 posti giallo?” (per fare un esempio).
Già solo l’utilizzo della voce per le ricerche è un cambiamento radicale della user experience con l’azienda di riferimento, che dovrà essere efficace a costruire contenuti ottimizzati per la ricerca vocale (Voice Search Optimization, VSO): i consumatori, infatti, vorranno una risposta rapida, che incuriosisca e che li orienti verso una scelta adatta alle proprie esigenze. Vedi giusto i nuovi trend della SEO 2018.
Si aggiungerebbe, così, un nuovo tassello (o che eliminerebbe) alla visualizzazione del risultato della ricerca tramite testo, video o immagini: il prossimo comando vocale potrebbe essere “dimmi di più di questo consulente”, oppure “fammi vedere un video di presentazione del nuovo smartphone” (sulla smart TV in salotto, se invece la ricerca è per un prodotto).
Ormai negli USA oltre il 20% di tutte le ricerche di Google, sono vocali e la percentuale aumenterà: comScore prevede che entro il 2020 oltre il 50% dei consumatori interagirà con le tecnologie a comandi vocali.
Affiancato a questo tema si farà strada la realtà aumentata e virtuale, l’intelligenza artificiale e la blockchain, che cambieranno non solo il modo di fare marketing, ma introdurranno nuove figure lavorative (oltre che ad eliminare dal mercato le aziende che non si allineeranno a questi trend, come studiato da McKinsey).
La realtà aumentata è stata introdotta come una tendenza rivoluzionaria che può aggiungere un nuovo livello al mondo reale in termini di contenuti supplementari visibili attraverso uno schermo.
La realtà virtuale, invece, ha permesso ai clienti di essere parte di un mondo diverso, vivendo una nuova esperienza che può aumentare il coinvolgimento con un prodotto.
Entrambe le tecnologie hanno già offerto uno spaccato di come possano far parte di una strategia di marketing.
Il 2018 sarà l'anno in cui la realtà aumentata e quella virtuale vedranno ulteriori casi d'uso, consentendo a più marchi di sperimentare con queste due nuove tecnologie, che, con la loro crescita, creeranno nuove opportunità per assistere in:
La realtà virtuale porterà nuovi utilizzi dello storytelling aziendale o di prodotto, mentre potrà anche creare nuovi percorsi per una esperienza d’acquisto differente e innovativa.
Le idee sono infinite, dai camerini di abbigliamento a viaggi virtuali, o partecipazione ad eventi in realtà virtuale.
L'introduzione della realtà aumentata come parte dei social media ha già portato a molte campagne autentiche che mettono insieme filtri divertenti, esperienze virtuali e un'interessante integrazione di oggetti quotidiani in un nuovo mondo, coinvolgendo maggiormente i clienti a sentirsi parte attiva e coproduttori di un brand.
In termini di social media, ci aspettiamo molte novità nei prossimi anni.
Snapchat ha già introdotto Lens Studio per semplificare l'uso creativo della realtà aumentata, mentre Facebook Spaces si propone di portare gli utenti in un mondo virtuale.
Instagram sta già investendo nella realtà aumentata come tecnologia integrata nelle sue Stories e presto ci saranno più funzionalità per brand e utenti che permetterà un’interazione maggiore.
Poiché sempre più consumatori sembrano godere di queste esperienze coinvolgenti, è grande l’opportunità per i marchi per sfruttare queste nuove tecnologie, distinguendosi con la loro autenticità e la loro attenzione al marketing esperienziale.
Qualsiasi sia il canale di diffusione delle tue campagne, il messaggio che trasmetterai sarà veicolato dal contenuto, che dovrà sempre essere SMART, attirare gli occhi dei consumatori e convertirli in maniera pragmatica e risoluta.
Un prodotto finito di qualità, con processi di produzione al top, richiederà sempre un messaggio personalizzato e granulare formato di contenuti per portare il pubblico ad apprezzare a 360 gradi la tua value proposition.
Alla base, dunque, dovrà essere presente una strategia di inbound marketing, che non solo definisca gli obiettivi, ma anche i contenuti SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Timely).
Assicurati che il tuo contenuto sia:
L'intelligenza artificiale e il marketing sono un connubio perfetto per una strategia di successo: c’è da aspettarsi di vedere ulteriori conversazioni intelligenti nel 2018, dal momento che i consumatori iniziano a sentirsi più a loro agio nelle interazioni con gli assistenti digitali e i chatbot che offrono un’idea della direzione verso cui stiamo andando.
Rientrano in questa categoria anche i dispositivi o le tecnologie che permettono le ricerche o i comandi vocali, come Alexa di Amazon, Siri, Google Assistant.
Queste saranno anche introdotte nei computer di bordo delle automobili, influenzando i nostri comportamenti quotidiani anche mentre siamo alla guida, unico momento in cui, per ora, ancora non si riesce a rimanere connessi ad uno smartphone per ovvie ragioni di sicurezza.
Adeguarsi anche ad una modalità di ricerca iperlocalizzata è un altro degli elementi chiave da integrare nelle strategie di ottimizzazione di ricerca vocale. Un utente che sta viaggiando in macchina e ricercherà un ristorante dopo una lunga giornata di lavoro con "ristorante in zona aperto ora" si troverà tra i risultati quelli che hanno aggiornato gli orari di apertura.
Il machine learning diventerà ancora più maturo e la personalizzazione consentirà ai marchi di costruire le proprie relazioni con il proprio pubblico in maniera più efficace.
Nel 2018, ciò è cruciale soprattutto in vista della crescita dell'Internet of Things. Entro il 2020, alcuni si aspettano che l'IoT crescerà insieme ad un numero di 75 miliardi di dispositivi connessi. Il machine learning è una tecnologia utile per affrontare al meglio la rapida evoluzione dei comportamenti d'acquisto e delle preferenze dei consumatori.
Nonostante l’iniziale scetticismo nell'interazione con i bot, i consumatori sembrano essere pronti a beneficiare di tali tecnologie e man mano che ne vengono creati altri, l'assistenza clienti, l'e-commerce e le conversazioni social cambieranno in modo significativo.
I marchi saranno sì in grado di sviluppare relazioni migliori con i loro clienti, rispondendo alle loro domande in tempo reale, ma sarà più che mai importante fondere l'elemento umano come parte integrante dell’intelligenza artificiale.
Una strategia di marketing di successo che utilizza l’intelligenza artificiale ha bisogno di rimanere autentica e veramente utile: l'interazione umana non dovrebbe essere automatizzata ed è per questo che sarà ancora fondamentale rendere naturali le interazioni conversazionali, che necessiteranno sempre di un “tocco umano” (tono, ascolto, emotività ecc.).
L'ascesa della blockchain e delle criptovalute potrebbe essere la scommessa più grande dei prossimi anni: l'hype di questa tendenza ha raggiunto il picco nel 2017, ma ci aspettiamo ulteriori importantissimi sviluppi nel 2018.
Secondo la Grand View Research, il mercato della blockchain raggiungerà 7,74 miliardi di dollari entro il 2024.
La blockchain è legata a temi come:
La blockchain altera il mondo delle aziende a livello globale e, proprio per questo motivo, le aziende e i marketer non possono voltare le spalle a come la tecnologia stia cambiando il mondo per come lo conosciamo oggi.
Anche se siamo ancora in una fase iniziale, il cambiamento è già iniziato e gli esperti di marketing sono incoraggiati a esplorare quali possano essere le implicazioni della blockchain nelle loro strategie di marketing.
È necessario comprendere fin da adesso che i dati non apparterranno a nessuno e che l'attenzione dei consumatori sarà più difficile da ottenere e non dovrà sorprenderci se i marchi dovranno pagare per farlo.
La decentralizzazione aiuterà le persone ad accedere alle loro informazioni personali (e decidere quali di queste fornire alle aziende) e le relazioni con i clienti diventeranno più difficili, ma sicuramente più autentiche.
Il fenomeno più percettibile in questo periodo è quello delle ICO (Initial Coin Offerings) e dell'ICO marketing, la raccolta fondi dei progetti basati sulla blockchain.
Immagina il potenziale della tecnologia blockchain come parte dell'Internet of Things: due tendenze insieme che possono crearne una ancora più grande che, con maggiore sicurezza e un accesso decentralizzato ai dati, rende il tutto molto allettante.
I consumatori si sentirebbero più fiduciosi nell’adottare entrambe le tecnologie e gli esperti di marketing dovrebbero esplorare in che modo possono beneficiare di questa tendenza per intercettarli.
Pertanto, il nostro uso quotidiano di queste tendenze emergenti potrebbe migliorare il tasso di adozione da parte dei "consumattori".
I marketer sono già consapevoli delle implicazioni che la blockchain porterà alle loro strategie di marketing e, con la sua integrazione nell'IoT, ulteriori pianificazioni saranno richieste.
Facendo un esempio, Biometrids permetterebbe di registrare il nostro volto su Blockchain, permettendo l’inalterabilità di questo (ogni dato sulla blockchain non può essere modificato o eliminato) e risolvendo quindi problemi nell’identificazione facciale: attraverso l’integrazione con il riconoscimento facciale (altra branca dell’intelligenza artificiale), il nostro volto potrebbe essere riconosciuto da sensori installati nelle telecamere che aprirebbero porte o darebbero accesso a determinati servizi solo a specifici volti registrati sul sistema informatico in totale sicurezza.
È meglio esplorare questi scenari in anticipo per immaginare come il marketing cambia in un mondo totalmente trasparente.
Ci sono molte domande a cui non è ancora data una risposta, ma il futuro di questa tendenza influenzerà la nostra attuale definizione di marketing, proprietà, trasparenza e sicurezza (oltre che a modificare il concetto di fiducia grazie alla blockchain) e non possiamo più restare ad ignorare la realtà dei fatti.
Potrebbe anche portare a una migliore relazione tra brand e consumatori, a condizione che le aziende siano disposte ad affrontare il cambiamento e ad adattare le loro strategie.
I contenuti live sono già cresciuti come una delle tendenze più popolari nel digital marketing.
Con l'aumentare del numero di social network che hanno investito nella funzionalità, più brand sono disposti a provarla.
Se il 2017 è stato l'anno di facile accesso al live streaming per le aziende, il 2018 sarà l'anno in cui queste passeranno allo step successivo: i social network stanno già esplorando come includere nuove funzionalità, il che significa che le aziende avranno la possibilità di ottenere ulteriori benefici dalla nuova esperienza.
Ad esempio, Instagram Stories consente di includere più di una persona nel live streaming e questa potrebbe essere un'utile aggiunta per l’influencer marketing o per le strategie di acquisizione su Instagram, per aumentare la consapevolezza del brand e il coinvolgimento dei clienti.
Inoltre, l'attenzione di Facebook sulla raccolta digitale di fondi, grazie all'introduzione del pulsante Donate durante lo streaming, ha avviato un grande cambiamento nel campo.
La prossima sfida sarà l’integrazione della realtà aumentata nel live streaming, che potrebbe integrare il trend con l'altra tendenza come parte di un mezzo coinvolgente.
Le persone stanno già godendo dell'immediatezza di un video in tempo reale, soprattutto quando questo è creativo e autentico.
Questa potrebbe essere un'incredibile opportunità per i brand che hanno intenzione di coinvolgere nuovamente il loro pubblico o trovare nuovi follower.
Le innovazioni tecnologiche che stanno accompagnando quest'anno potrebbero semplificare, accorciare e ottimizzare i tempi e i costi per le aziende e i consumatori nelle loro esperienze, o almeno così pare.
L'IoT, la blockchain, l'intelligenza artificiale, i social media e le realtà virtuali che si avvicinano sempre di più alla realtà, hanno in comune un elemento: l'eliminazione di contatti umani utili a svolgere un determinato processo.
L'azione di chiedere ad un passante le indicazioni stradali mentre si guida sarà sostituita dai computer di bordo; la verifica di una transazione sarà veloce come accendere la luce in salotto grazie alla blockchain; i suggerimenti musicali e cinematografici provenienti da amici e parenti saranno sostituiti da algoritmi di intelligenza artificiale, come quelli utilizzati da Netflix e Spotify; Coderblock sta portando le riunioni da Skype a un ufficio virtualizzato e persino l'esperienza di andare ad un concerto o ad una partita di calcio potrebbero essere sostituiti dalla realtà virtuale.
Lo stesso cambiamento si sta parallelamente realizzando nelle funzioni del marketing e vendite di ogni azienda che ha compreso la potenzialità dell'innovazione nelle proprie strategie per rimanere sul mercato.
In queste, infatti, potrebbe essere a rischio la funzione del commerciale per mezzo dell'intelligenza artificiale, che non sparirà, ma cambierà radicalmente grazie al potenziamento dell'intelligenza artificiale: sarà infatti quasi sempre una landing page o una CTA su un video esplicativo che porteranno alla richiesta di consulenza commerciale, anch'essa rimpiazzabile da un chatbot.
Ovviamente, chi sarà realmente interessato ad acquistare un prodotto o servizio abbastanza complesso o che richiede un investimento non indifferente, preferirà sempre il contatto umano prima di procedere all'acquisto, ma l'importante è che il commerciale sia pronto a capire in che fase del ciclo di vendita si trova e ciò è possibile solo se l'allineamento con il marketing è efficace, ma soprattutto efficiente affinché il cliente si senta compreso.
Nel settore food & wine, ad esempio, una strategia di marketing multicanale che porta un millennial ad acquistare un vino su uno scaffale sarà formata da un QR Code e una landing page che gli permetterà di scoprire le emozioni che si provano a bere quella bottiglia, ma saranno gli elementi di marketing e vendite che realizzeranno ciò solo se i due reparti si saranno ben allineati in precedenza.
Questo ci porta a fare un'altra riflessione: funziona ancora la pubblicità che interrompe un momento diverso dallo shopping?
Il ragazzo stava acquistando una bottiglia di vino ed era interessato ad acquistare, ma magari non l'ha fatto e quando poi tornerà a casa e sul letto scorrerà la bacheca di Facebook, quante probabilità ci saranno che cliccherà sulla sponsorizzata che gli appare per il retargeting?
La verità è che l'engagement delle sponsorizzate sui social in generale è molto basso, per un semplice motivo: i social media vengono utilizzati per svago, per controllare le notifiche, per messaggiare.
Lo shopping online lo facciamo su eCommerce o sui siti dei diversi brand, ma per il momento, almeno in Italia, sarà difficile che durante un momento di svago l'interruzione di questo possa essere piacevole.
Proprio per questi motivi, quella da adottare è una strategia di inbound marketing, che meglio di ogni strategia riesce a colpire i consumatori nel momento più giusto, quando davvero potrebbero essere intenzionati a cliccare o a fare tap sul contenuto veicolato dal tuo brand.
Viceversa, chi da un contenuto del tuo blog inizierà a seguirti sui social network, comincerà a seguire le tue stories su Instagram, Facebook o connettersi a LinkedIn.
Di conseguenza, i marchi senza contenuti video cominceranno a sentirsi come "nascosti" al loro pubblico. I tuoi clienti vogliono vedere la tua faccia e sentire la tua voce!
I tuoi clienti si aspettano anche più contenuti generati dagli utenti.
Queste non saranno produzioni di livello professionale, ma piuttosto immagini e video sinceri che i clienti invieranno a te o genereranno utilizzando uno strumento che fornisci loro. L'utilizzo di questi contenuti renderà più umano il tuo marchio e promuoverà l'autenticità. I marchi che non sfruttano questo tipo di contenuti saranno sempre più diffidenti dai loro clienti.
Nei social media i contenuti dovranno essere caratterizzati dalla brevità (oltre che rilevanti): se spendiamo buona parte del nostro tempo a scrollare i nostri News Feed, è semplicemente perché su di essi riusciamo a recepire più informazioni in meno tempo.
Gli approfondimenti, poi, ci permetteranno di comprendere di più un fatto, un servizio o un prodotto, ma se l'ebook atto a questo scopo sarà lungo 50 pagine senza nemmeno un'immagine non sarà letto.
Pensa, invece, a scomporre il contenuto in tante parti sulla base dei problemi, ostacoli e bisogni "centrati sull'utente". I tuoi clienti vogliono informazioni rilevanti e al più presto. Una lettura veloce, come un foglio informativo, darà loro ciò che vogliono, quando e come lo desiderano.
I contenuti possono essere pubblicati nello stesso modo sotto forma di piccoli snack video forniti con una certa frequenza o con un podcast.
Quando l'utente scaricherà i tuoi contenuti, è bene che tu gli chieda di fornirti una mail a cui mandarglieli e questa azione potrebbe permetterti di profilarlo, tracciarlo e capire meglio le sue intenzioni ed è per questo che hai bisogno di un CRM integrato che ti permetterà l'automazione di molti processi.
Le tecniche di inbound marketing possono permetterti di posizionarti al primo posto sui motori di ricerca nella tua nicchia di mercato tra i tuoi concorrenti per diverse ragioni, prima fra tutte il fatto che loro non stanno adottando tali strategie.
Sarà importante, però, vederci lungo e cominciare a pensare a come mantenere il proprio vantaggio competitivo supponendo che tutti i tuoi concorrenti abbiano già adottato strategie di inbound marketing.
Soprattutto se fai parte di una piccola o media impresa e tieni a mantenere la tua visibilità, sarà importante capire come fare bene Search Engine Optimization (SEO), immedesimandosi nell'utente piuttosto che studiare l'ultimo algoritmo di ranking di Google.
Le tecnologie, la quantità e la qualità di contenuti e dei canali delle tue strategie di marketing saranno gli elementi che faranno scalare le classifiche su Google al tuo brand.
L'inbound marketing si sta evolvendo rapidamente e stare al passo con le innovazioni è una caratteristica fondamentale per rimanere competitivi quest'anno e nei prossimi.
L'agenda 2020 dei marketer 4.0
Se volessimo sintetizzare, ciò su cui dovrai focalizzarti nei prossimi anni sarà la personalizzazione.
Qualunque sia il marchio per cui lavori o lavorerai, dovrai sempre tener presente che il tuo target sarà sempre più unico e una strategia di marketing one to one sarà la chiave del successo.
Questo sarà possibile solo se comprenderai che i comportamenti d'acquisto dei tuoi potenziali clienti stanno cambiando e cambieranno ancor più rapidamente nei prossimi due anni, soprattutto per la Generazione Z e i Millennial.
Provando a pianificare una campagna di marketing per questo tipo particolare ti target, ti renderai subito conto di quanto sia importante differenziare e costruire un messaggio basato sui loro linguaggi e sulle piattaforme più utilizzate dagli stessi, come Snapchat o Musical.ly.
Non sottovalutare che anche la tua professione sta cambiando molto velocemente: basti pensare che l'introduzione del CDO (Chief Digitalization Officer) sta ottemperando la digital transformation per le aziende prevista qualche anno fa.
Il marketer 4.0, infatti, sarà quello che conoscerà un po' il linguaggio aziendale, commerciale e del target di riferimento per offrire un'esperienza completa ed efficace a tutte le persone che lo circondano e in ultimo svolgere in maniera ottimale il suo lavoro.
Inoltre, lo scenario tecnologico del marketing è ormai quasi saturo di strategie volte a migliorare l'esperienza utente, ma ben presto il focus si sposterà sulle operazioni di performance e attribution.
Non si tratta, dunque, solo di aggiungere nuove tecnologie al tuo marketing mix solo per il gusto di farlo, ma il momento di rivedere i tuoi piani e includere la migliore tecnologia che possa avvicinarti ai tuoi consumatori.
Le nuove tecnologie possono portare ad una nuova era di marketing esperienziale che integra consapevolezza, coinvolgimento e conversione.
L’intelligenza artificiale, per fare un altro esempio, può aiutare le aziende ad essere più produttive e avere dei processi più efficienti, con conseguenti ricadute sulla qualità e sull’abbattimento dei costi operativi, riuscendo ad avere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza in termini di tempo, prezzo dei prodotti e, indirettamente, customer satisfaction. Approfondisci l'argomento su questo link: intelligenza artificiale marketing e vendite.
La blockchain è utilizzata spesso per garantire anche maggior tracciabilità dei prodotti (soprattutto per la tracciabilità dei prodotti agroalimentari) e trasparenza nella supply chain, oppure per migliorare l’immagine di marca sfruttando una combinazione tra la tecnologia e l’IoT in una strategia omnicanale.
Tutte le tecnologie sopra citate possono aiutare la tua azienda a trovare una connessione significativa con i consumatori, che può portarli a una migliore esperienza.
L’importante è iniziare a comprendere la dirompenza e l’importanza delle nuove tecnologie che rivoluzioneranno tante industrie, da quelle più pesanti al settore dei servizi.
Ovviamente non si avranno cambiamenti radicali nel breve periodo, ma ciò che è certo è che il mondo sta cambiando e con esso anche lo scenario delle aziende e la funzione del marketing: è il momento di adoperarsi per costruire una strategia che non ti farà uscire dai giochi.