Social Media Marketing Trend 2018: la guida completa

Martina Libra

Pubblicato da Martina Libra

Social Media Marketing Trend 2018
Siamo in 2,5 miliardi persone sui social network. Lo scenario sui social media sta cambiando ad un ritmo sempre più vorticoso. Se hai iniziato a pianificare la tua strategia di social media marketing per il 2018, preparati a fronteggiare punti critici riguardanti strategie, tecniche e tattiche che intendi usare per trarre il meglio dalla tua community… e soprattutto quali di queste possono generare conversione e fidelizzazione. Nel settore un grosso cambiamento è in atto e chi non si adatterà verrà semplicemente spazzato via da chi sarà in grado di gestire con efficacia contenuti, interazioni, social advertising e soprattutto ritorno d'investimento (qui entriamo nell'argomento del social media ROI e ROAS).

Leggi il nuovo aggiornamento: Social Media Marketing Trend 2019: guida completa e aggiornata

Diciamo subito che questo articolo potrebbe non piacerti...

Scopriremo infatti che nel 2018 le tue attività quotidiane di social media marketing e la tua social strategy saranno messe a dura prova.

Scrivere titoli rilevanti, utilizzare fotografie e video di qualità e in grado di catturare l’attenzione, seguire influencer… bene, questo te l’avranno detto tutti ma scoprirai nel brevissimo termine che tutto questo non sarà sufficiente.

Sui social network che gestisci, sei sicuro però di essere seguito dal giusto pubblico?

Quando si tratta di raggiungere un nuovo pubblico distribuendo efficacemente contenuti e costruendo storie attorno al tuo brand, i social media offrono una grande opportunità. Sia per quello che riguarda la brand awareness, sia per quello che riguarda la lead generation.

Cosa approfondiremo in questo contenuto delle principali tendenze in ambito social media marketing dal 2018:

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Il contesto. Cosa c’è oltre la moda passeggera dell’utilizzo di determinati contenuti sui social? Quale strategia sui social media è effettivamente qui per restare e su cosa dovresti prestare maggiore attenzione?

Una nuova ondata di cambiamento è in atto. Te ne sei già accorto?

Il formato del contenuto Stories ad esempio, introdotto su diverse piattaforme di social network poco più di un anno fa, ora è uno dei formati di contenuto più popolari che gli utenti pubblicano.

Più di 300 milioni di persone condividono Stories su Instagram e WhatsApp ogni giorno.

Il numero delle piattaforme sociali da presidiare è in costante aumento, le opportunità possono essere dietro l’angolo, ma i concetti fondamentali del marketing e soprattutto del marketing relazionale sono rimasti gli stessi e sono pressochè immutati negli anni.

Anzi, oggi più che mai è fondamentale considerare i social network per ottenere un efficace ritorno d’investimento che altrimenti risulta essere inevitabilmente lontano.

I social media si dissolveranno nel marketing? 

Nessuno parlerà più di social media marketing come una disciplina autonoma?

I social network non sono progettati per farti generare (automaticamente) nuovi contatti e clienti.

Questo lo sappiamo tutti. E’ un problema importante di design di queste piattaforme. La prima funzionalità che viene spinta soprattutto da Facebook è “Invita i tuoi amici” o “Importa i tuoi contatti”.

Il marketing su Facebook (e presto a cascata su tutte le altre piattaforme) è ormai fallimentare se non acquisti spazi pubblicitari ad alte performance che possono essere mostrati in un contesto che favorisca l’attenzione del giusto target. 

L'avanzata della generazione Z

Secondo uno studio della Goldman, Sachs & Co., la generazione Z è più preziosa per la maggior parte delle aziende rispetto ai millennial. E nel 2018 questa generazione inizierà proprio ora a fare acquisti e ad entrare nel mondo del lavoro.

La cosa interessante dei “GenZ-ers” è che non si scontrano con un solo social media. Secondo The Drum, “Gli studenti, la maggior parte della “GenZ-ers”, utilizzano fino a cinque schermi diversi nel corso della giornata e dalla mattina alla sera". Tuttavia, Snapchat (soprattutto negli USA) e Instagram sono in vantaggio sui canali tradizionali come Facebook.

Qualche dato:

  • Facebook: 2.07 billion monthly active users
  • Instagram: 800 million monthly active user
  • Twitter: 330 million monthly active users
  • LinkedIn: 500 million members
  • Pinterest: 200 million monthly active users
  • Snapchat: 178 million daily active users

Prima di continuare vogliamo riportare questi trend chiave:

  1. Il social messaging ha superato i social media
  2. La messaggistica aziendale apporterà grandi vantaggi alle aziende
  3. I chatbot stanno diventando la normalità
  4. Le aziende non possono più permettersi di ignorare il customer service attraverso i social media
  5. La portata organica (nella maggior parte dei social network) sta crollando
  6. Il video è ancora la tipologia di contenuto più popolare
  7. I contenuti generati dagli utenti possono aiutarti a raggiungere un livello più elevato di portata e coinvolgimento
  8. I budget investiti in social advertising è in costante aumento

 


La distribuzione dei contenuti sui social media non è più un lavoro. E’ un pulsante.

Clay Shirky


 

L’aumento dell’utilizzo e della partecipazione dei brand al “dark social” è uno dei tanti tratti più interessanti in questo periodo.

Le aziende di successo stanno infatti cercando di studiare come utilizzare le app di messaggistica come WhatsApp, Messenger e WeChat (definiti come piattaforme di “dark social”) nelle proprie attività di social media marketing.

Il 2018 è la fine dei social media come li conosciamo

Gli adolescenti ora sono totalmente dipendenti dai loro dispositivi mobile e dai nuovi modelli di consumo offerti dalle app.

Stanno cambiando fortemente le abitudini di consumo di contenuti.

Questo si traduce in un grande esodo da “vecchie” piattaforme come Facebook, Twitter e una parte persino Instagram a favore di app di nicchia e di peer- o video-centric: vedi YouTube e Snapchat che continuano inesorabilmente ad essere vincitori.

Nel B2C l’esodo dai social media continua ad aumentare

I consumatori occidentali in Nord America e in Europa sembrano particolarmente inclini a lasciare i social media mentre i Millennials maturano il loro utilizzo come esercizio di consumo e intrattenimento. Allo stesso tempo, i giovani Millennials e GenZ si stanno spostando verso il consumo video-first.

Questa è una notizia terribile per social media "feed legacy" come Facebook, Twitter e LinkedIn.

L'era “dell'alimentazione” algoritmica in cui dati personali, news e spam, oggi tutti concentrati in una timeline sembra giungere alla fine.

Facebook sta anche cercando di avvicinarsi sempre più alla blockchain per cercare di risolvere il suo problema di fiducia.

 

social messaging

Nascita ed espansione del social messaging

Da quando sono comparsi i social media, l'ascesa della messaggistica (social messaging) è il cambiamento che più si sta avvertendo nel settore.

In effetti, il social messaging ha già superato l'utilizzo dei social media.

Solo Facebook Messenger ha più di 1,3 miliardi di utenti attivi mensili e Instagram sta ufficialmente testando Direct, un'app di messaggistica autonoma.

La crescita del social messaging non mostra segni di rallentamento.

Nonostante abbia avuto tre anni di crescita a due cifre, il numero di utenti continua a crescere a un ritmo significativo. Se i social media sono stati una grande opportunità per le aziende, il social messaging non può essere ignorato e per chi l’ha iniziato ad utilizzare sta già mostrando enormi benefici.

social messaging trend

La messaggistica istantanea apporterà importanti vantaggi alle aziende

Le persone erano solite comunicare con le aziende tramite telefono, email e quindi social media.

Ora è social messaging.

Facebook ha studiato il comportamento di messaggistica di 12.500 persone in 14 mercati per capire la crescente preferenza dei consumatori ad interagire tramite messaggistica.  E’ stato infatti scoperto che il social messaging aiuta le aziende a connettersi con i propri clienti più che qualsiasi altro strumento.

I consumatori utilizzano la messaggistica per porre domande alle aziende, fissare appuntamenti, acquisti e dare feedback.

Ecco alcuni risultati interessanti:

  • Il 56% degli utenti preferirebbe scambiare un messaggio testuale attraverso Facebook piuttosto che chiamare un’azienda per il servizio clienti
  • Il 71% ha una forte preferenza per i messaggi personalizzati attraverso Facebook Messenger da parte di un'azienda
  • Più del 50% preferisce fare acquisti con un’azienda in grado di scambiare messaggistica in tempo reale

Da qui il supporto di Facebook per spingere le aziende a raggiungere i propri clienti tramite app di messaggistica. Nel 2017 Facebook infatti ha introdotto gli annunci Click-to-WhatsApp ads e i nuovi obiettivi Messages.

La comunicazione dei consumatori è sempre stato mutevole. Ora ci si sta spostando verso il social messaging.

La tua azienda è pronta a gestire questa forma di comunicazione con i tuoi clienti?

Fare social media marketing professionale oggi è qualcosa di inevitabile

I social media diventeranno inevitabili e saranno un asset ben definito per qualsiasi brand e azienda. Proprio come avere un sito web proprietario e istituzionale.

Se in passato abbiamo assistito ad uno sforzo da parte delle aziende di presidiare questi canali con sempre più attenzione, in realtà i social media non saranno più solo utilizzati per la promozione (nei tradizionali funnel di conversione) ma verranno utilizzati completamente e totalmente anche per la parte di vendita e assunzioni.

Questo fatto porterà necessariamente (e ribadiamo anche giustamente) o a munirsi di team di esperti interni che gestiscano le attività di social media marketing o ad operare con aziende altamente specializzate.

E’ brutale ma cerchiamo di essere onesti.

Il social media marketing è un problema di business design quindi un problema di come l’azienda è progettata. Non è solo una strategia di marketing, è un approccio di cultura aziendale da cima a fondo.

Ed è estremamente interessante applicare questa trasformazione su quel nuovo modello tipico del Made In Italy attuale. 

Andiamo con ordine e vediamo innanzitutto

  • Facebook: 94% mobile monthly active users
  • Instagram: 100%mobile monthly active users
  • Twitter: 82% mobile monthly active users
  • LinkedIn: 60% mobile monthly active users
  • Pinterest: 80% mobile monthly active users
  • Snapchat: 100%, Snapchat only has a mobile app and no web application yet.

La previsione più semplice di tutte per il 2018?

Cambiamento continuo.

Un cambiamento alimentato da un'intensa competizione tra piattaforme per catturare gli investimenti pubblicitari, mettendo a disposizione nuovi strumenti che continueranno a evolversi ad un ritmo vertiginoso.

Per le aziende già affaticate dall'assalto delle nuove tecnologie e strategie, purtroppo non c'è sollievo e non c’è scampo.

Ma per quelli che possono e vogliono tenere il passo, i social media possono promettere più audience e più ritorno sull'investimento che mai.

Nella massa (e non nelle nicchie e non nei mercati B2B), il declino nell'uso di Facebook è un simbolo di un web corrotto

Google, Facebook, Microsoft e Amazon hanno migliaia di dipendenti in malcontento di cui preoccuparsi.

Noi “consumattori” siamo passati dalla sovra-condivisione al super-consumo delle app.

Snapchat è destinato a crescere ancora più velocemente di Instagram tra gli adolescenti e il blocco degli annunci pubblicitari sono ai massimi storici;  sotto molti aspetti i brand stanno fondamentalmente sprecando denaro a favore di Facebook e Google invece di aumentare il proprio know e prendere in mano la propria strategia di marketing a 360°.

I social media stanno morendo

Molti brand sui social media stanno sopravvalutando community e influencer a fronte di strategie di marketing olistiche e comunque a 360°.

La Silicon Valley ha preso l'abitudine di vantarsi della crescita degli utenti nelle proprie community, metrica che potrebbe non essere nemmeno un indicatore di performance accurato o specifico.

Questo significa che il sistema è stato corrotto e i consumatori se ne stanno accorgendo.

 

Social Media Marketing Trend 2018

Social media marketing trend 2018: quantità, qualità e social advertising ma soprattutto analisi del ritorno d'investimento

Secondo la relazione semestrale, la spesa dei social media rappresenta ora il 13,8% del budget totale del marketing dei brand, di cui solo la metà può dimostrare un ritorno d’investimento diretto.

L’advertising sui social, a causa di una mal progettazione, non è quasi mai allineato con i consumatori crea un vuoto di esperienze digitali stantie e una mancanza di innovazione che innesca mal fiducia sugli strumenti stessi. A fronte invece di piattaforme tecnologiche pubblicitarie sempre più raffinate.

L’investimento sul social advertising può essere un enorme spreco di denaro se non viene adeguatamente progettato e monitorato.

Con Adv Media Lab infatti facciamo parte di solo quel 24,7% dei marketer che suggerisce di essere in grado di dimostrare il suo impatto quantitativamente e qualitativamente mentre il 39,3% non riuscire a mostrare il suo impatto in nessun modo.

Il 2017 è stato segnato dalla ricerca dei brand di potersi connettere al proprio pubblico su una vasta gamma di social network guadagnando l’“attenzione” degli utenti.

Per le aziende sta diventando sempre più difficile attirare l'attenzione degli utenti.

Da un lato abbiamo l’aumento della concorrenza, dall’altro la nostra capacità di dare attenzione che scende sotto gli 8 secondi.

Forse è tempo di crescere e unire il social advertising ad altro?

Nelle aziende si sta vivendo un'economia dell'attenzione non sincronizzata con un vero e proprio funnel di vendita che si sta dimostrando problematica, per non dire altro.

E’ la vincita definitiva dell’inbound marketing.

Bisogna essere coscienti. 
Facebook e Google con il click fraud, commettono costantemente piccole frodi verso quelle aziende più piccole che utilizzano le loro piattaforme per raggiungere i loro clienti in target. All’estero in questo modo si è risollevato nuovamente Twitter, nonostante la riduzione degli utenti complessivi.

Un tasso di engagement con i tuoi utenti sempre più alto (e che deve tendere ad aumentare)

L’interazione tra aziende e utenti non è mai stata più alta di quella che vediamo oggi. Non ci credi?

Lo Sprout Social Q4 2017 Index ha rilevato che 1 consumatore su 3 menziona facilmente un brand condividendo un contenuto sul proprio profilo personale sui social media.

Ma i “consumattori” non amano solo condividere i propri contenuti personali sui social media che riguardano i brand, apprezzano anche le risposte che le aziende forniscono (e in tempo reale).

Le aziende stanno improvvisamente scoprendo l'impatto dell'impegno sui social media e stanno cercando di creare relazioni durature invece di considerare il social network come una piattaforma per promuovere i propri prodotti.

È assolutamente essenziale mantenere soddisfatti i tuoi follower fornendo loro un supporto ed uno strumento dove possono raggiungerti facilmente. Secondo Instagram, almeno l'80% dei propri iscritti segue almeno un brand.

Queste opportunità possono essere estremamente interessanti per la tua azienda nel 2018.

Qui di seguito i top trend per il 2018 che dovrai incorporare nel processo di creazione e distribuzione, e per pianificare una perfetta strategia di social media marketing: dalla personalizzazione di elementi visual all’analisi di dati "autentici" e rilevanti.  

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1. L’importanza dei "micro-moment"

Per la maggior parte delle persone sta diventando sempre più rilevante il concetto dei “micro-moment” che rappresentano uno specifico momento all'interno del processo di acquisto, oggi potenziato e trasformato dal passaggio ai dispositivi mobili.

Cosa significa?

Da obiettivi a lungo termine come l’acquisto di una casa a quelli più facilmente raggiungibili come l'acquisto di articoli alimentari nel supermercato più vicino, diventa fondamentale tracciare il percorso dell'utente per arrivare a presidiare il proprio Zero Moment of Truth (ZMOT), conosciuto anche come "micro-moment".

Un sorprendente 96% degli utenti effettua una ricerca col proprio smartphone nello stesso istante in cui ha un dubbio per la testa.

Solo le aziende che hanno capito le reali potenzialità del digitale tendono ad “anticipare” la ricerca dell'utente e ad indirizzare le necessità esatte del "micro-moment" fornendo le informazioni giuste, al momento giusto.

Un utile e veloce accesso alle informazioni richieste diventa la base per l’acquisizione della fiducia del cliente, la generazione di contatti di qualità e per la costruzione di relazioni di lunga durata.

2. Le visualizzazioni dei video oggi contano più che mai

Con un video le persone tendono ad interiorizzare meglio un messaggio o una storia grazie ad elementi interattivi ed immagini che potremmo definire visually-rich… e di conseguenza, il pubblico sarà tentato ad interagire con like, condivisioni, ecc.

Gli utenti passano sempre più tempo sullo smartphone guardando video.

Col tempo, diversi brand sono stati in grado di inserire contenuti video ad alto potenziale di engagement sui diversi social network come Facebook, Twitter, Snapchat ed Instagram, ma siamo solo all'inizio del capire il reale potenziale di ritorno d'investimento del video marketing.

YouTube conta un pubblico al di sopra dei 18 anni durante le ore di punta più elevato rispetto a qualsiasi canale TV.

Mentre come si nota dalle statistiche rilasciate, non è una sorpresa il fatto che Facebook abbia rilevato più di un miliardo di utenti attivi (già in aprile 2016) che guarda più o meno otto miliardi di video ogni giorno (e le recenti dichiarazioni a proposito di Facebook Watch vi avranno fatto capire dove andrà il mercato dell'intrattenimento e della comunicazione).

Video marketing: l'altro lato della medaglia da considerare

C’è solo un problema nella corsa per guadagnare visualizzazioni e clic sui propri video.

Troppe aziende mancano di un punto di vista più ampio. Chi guarda i tuoi video e cosa fanno quegli utenti dopo averli guardati, è molto più importante di quante persone li stanno guardando.

Diventare “virali” non serve a molto, soprattutto se non raggiungi i clienti reali che vogliono acquistare qualcosa.

Il cellulare alimenta la crescita delle “social TV”

Mentre il consumo di contenuti video aumenta alle stelle, le aziende devono capire di doversi trasformare in editori (nello specifico in media company).

Ma nel 2018 nello specifico i social network incoraggeranno brand e aziende a diventare emittenti video mobili.

La creazione di contenuti in stile broadcast non funzionerà per tutti ma sarà il futuro per molti settori. Questo aprirà a nuovi formati social advertising innovativi e nuovi modi innovativi per coinvolgere il pubblico sui social media. E non pensarne che il tuo settore B2B non ne sia immune, anzi.

Come approfittarne?

Combina ad esempio l’ottimizzazione dei motori di ricerca e Facebook Live.

Una volta completata la trasmissione in diretta, i video di Facebook vengono indicizzati da Google. Scegli come target parole chiave a volume elevato e includi un riepilogo del testo sotto il video che deve essere rilevato dai robot di Google.

3. I live streaming fanno e faranno la differenza

Quella di fare video dirette è una delle mode più recenti tra Facebook, YouTube, Snapchat e ovviamente Instagram. E’ un metodo molto utilizzato per descrivere prodotti e servizi, tutorial, eventi e altro in fase di lancio.

Nel 2017, quasi il 74% dei contenuti online è video e questo è sicuramente un buon auspicio per la crescita dei live.

Mentre Snapchat ha già raggiunto un elevato numero di utenti, Facebook Live sta superando gli 8 miliardi di visualizzazioni da parte di 500 milioni di utenti ogni giorno.

Il Forbes riporta che l’80% dei consumatori preferirebbe guardare un video live dal vivo di un brand piuttosto che leggere un articolo di un blog.

4. L’importanza degli influencer e delgli user generated content

Negli ultimi 10 anni per le persone, le preferenze per i brand sono diminuite sensibilmente, parallelamente con l’aumento della diffusione di social network e la proliferazione dei canali multimediali.

Sappiamo tutti che i brand sono stati costruiti storicamente sui mass media e ora che viviamo in un’epoca di frammentazione, un fatto che ha reso estremamente difficile la strada del successo per numerosi marketer.

Cosa significa questo?

Gli “earned media”, gli spazi guadagnati negli ultimi cinque anni devono rappresentare il punto di partenza per ogni azienda e brand.

Per questo incrementare al massimo la reach organica sui social media diventa fondamentale e necessario ogni giorno che passa.

Guadagnati e stabilizzati gli spazi, sarà possibile amplificarli grazie ai tanti strumenti a pagamento... e arrivare a dimostrare solo così un ROI dei social media autentico. Così si capisce che i social media non sono nient’altro che dei canali attraverso cui vengono veicolati contenuti multimediali che le persone possono amplificare a piacimento.

Ed è in questa amplificazione che nasce l’influencer marketing.

Ma ora cambiamo punto di vista...

Prendi un cliente che ama il tuo brand e immagina quanto la sua esperienza e il suo passaparola possano agevolare la brand awareness.

Ma come si fa a trasformare un cliente in un influencer?

Innanzitutto ti consigliamo di approfondire questa guida: Influencer Marketing: il futuro della tua strategia comunicativa e di marketing?

Sebbene ci siano diversi modi per farlo, la strada principale è sempre la stessa: riconoscere e soddisfare i bisogni dei tuoi clienti.

Se offri soluzioni che comprendono e risolvono veramente il loro problema, non ci vorrà molto prima che diventino leali al tuo brand. 

Per costruire un gruppo di influencer che diventi possibilmente una potente arma di promozione attraverso i social media, bisogna prima capire quali sono i benefici che questi influencer possono fornire:

  1. L’effetto valanga
    Se un cliente è soddisfatto della performance del tuo brand, è probabile che inizi a promuoverlo nel suo cerchio di amici, familiari, colleghi di lavoro.

    Il punto è condividere opinioni ed esperienze positive, poiché il messaggio che passa crea una reazione a catena.  Il cliente soddisfatto lo dirà ai suoi amici e così via... finché anche loro acquisteranno il tuo prodotto per verificarne la qualità.

    Così la parola si diffonderà senza ostacoli e sempre più velocemente.

  2. Impatto massimo da un determinato budget
    Convertire i clienti in potenti influencer fa parte di quelle strategie di marketing con il ritorno d'investimento più alto. Ciò che è veramente indispensabile è incoraggiare il riconoscimento del tuo brand.

    Tuttavia, se vuoi avere un controllo maggiore su tutto il processo, puoi sempre affidarti a profili pubblici di VIP, artisti, blogger e così via.

    La cosa più interessante degli influencer è che si possono adattare al tuo budget!
    Quando un profilo popolare interagisce col pubblico per promuovere il tuo brand, c’è una probabilità estremamente elevata di “spargere” e diffondere la brand awareness.

La fiducia diminuisce, mentre l'influenza tra pari aumenta

Secondo uno studio di Edelman sulla fiducia (dei consumatori) nei media, nei media accademici, nelle aziende e nel governo è scesa ai minimi storici nel 2017.

Questa erosione della fiducia nelle istituzioni tradizionali ha un impatto sia sulle imprese sia sui consumatori. Poiché la fiducia nei governi e nelle aziende diminuisce, i consumatori si rivolgono a una fonte più familiare: il passaparola tra pari.

Nel 2018, ci stiamo muovendo verso sfere d'influenza più piccole in cui i clienti, i micro-influencer e i dipendenti migliori sono più che mai importanti e dei fattori decisivi.

Come trarre vantaggio?

Fissa obiettivi a lungo termine. L'advocacy è un ottimo modo per combattere il declino della portata organica, e costruisce anche relazioni umane reali e durature con clienti e dipendenti.

Concentrati sulla creazione di una significativa attenzione da parte dei clienti e dei dipendenti, piuttosto che inseguire le soluzioni rapide per aumentare il traffico organico.

User generated content: ieri era per aumentare la visibilità del tuo brand oggi anche per incrementare la portata organica

Con la copertura organica dei social media in continuo calo, le aziende devono cercare soluzioni alternative per raggiungere il proprio pubblico.

Una soluzione dalla quale non bisogna non prescindere è il contenuto generato dall'utente (lo user generated content).

Sono sempre stati numerosi i brand come BMW, Netflix e Starbucks che ripubblicano i contenuti generati dagli utenti come parte della propria strategia di contenuto sui social media, in particolare nelle attività di Instagram marketing.

Invece di produrre continuamente i tuoi contenuti, dovrei sfruttare la potenza del tuo pubblico (e degli influencer), ripubblicando i contenuti generati dai tuoi utenti. Un’attività che genera coinvolgimento e fiducia senza uguali.

Ripubblicando inoltre i post dei tuoi clienti, stai anche incoraggiando un altro numero di clienti a pubblicare i propri contenuti sui social media, aumentando la portata generale della visibilità del tuo marchio.

Qui sotto qualche dato di quello che è possibile attivare dai contenuti generati dagli utenti:

user generated content stats

5. Contenuti personalizzati e soprattutto sempre più “customer-centric”

Il 2017 ed il 2018 saranno estremamente caratterizzati dal fatto che il content marketing sta diventando il core focus del piano marketing (e sempre più sales) per qualsiasi azienda, mentre si punta all’obiettivo più importante: l’esperienza personalizzata per ogni cliente.

Non a caso, il 61% dei clienti è più contento di acquistare da un brand che crea contenuti personalizzati.

Ma come si fa a sapere se tutti i bisogni specifici di ogni cliente sono stati pienamente soddisfatti?

La chiave è deviare dal contenuto tradizionale e statico in favore di un contenuto rilevante.

La tecnica migliore è creare un website dinamico ed in grado di evolvere nel tempo insieme ad un piano di marketing automation più intelligente. Questo crea sicuramente un’esperienza unica per il cliente, che soddisfa specifici bisogni e preferenze.

Sempre più spesso accade poi che quando le aziende ci chiedono una strategia di social media marketing, in realtà necessitano di una strategia di contenuto ideale per meglio coinvolgere i propri fan e spingerli lungo il funnel di conversione.

Le migliori strategie di content marketing sono e saranno così al centro di un’efficace gestione delle attività di social media marketing.

Per concludere, questa personalizzazione “customer-centric” potrà sfociare nel 2018 definitivamente in una nuova presa di controllo da parte degli utenti.

Questo farà emergere chiaramente (come abbiamo già detto più volte) che i brand dovranno pagare sempre di più (per promuovere i propri prodotti e servizi nei social network) per raggiungere e interagire in modo sempre più sensibile con gli utenti, fino a coinvolgerli nello "spazio" di sviluppo dei prodotti e servizi (questo si chiama co-creazione).

 

Social Media Marketing Trend 2018

6. Lo storytelling

Lo storytelling rappresenta e rappresenterà sempre più una parte fondamentale delle attività di social media marketing di ogni azienda e brand.

Il pubblico o i lettori, già sovraccarichi di informazioni, non hanno tempo né voglia di imbattersi in contenuti poco interessanti e non coinvolgenti.

Lo storytelling è la migliore strategia per distribuire contenuti nuovi in modo originale ed interessante… ed è 22 volte più facile da ricordare rispetto alle semplici immagini.

Il content marketing veicolato attraverso i social media sta diventando la prima necessità per il settore business.

Questa è la ragione per cui diverse agenzie di marketing come noi offrono questi servizi ai propri clienti e cercano di renderla una base fondamentale per un ritorno d'investimento sempre più alto e sostenibile nel tempo.

Se consideriamo, ad esempio, uno dei mercati più avanzati nell'ambito del content marketing, l’America settentrionale, notiamo che nel 2016 lo share dei marketer B2B che usava il content marketing era dell’89% e quello dei B2C dell’86%! 

Il resto del mondo sta crescendo rapidamente, facendo del content marketing un’esigenza base per la crescita delle aziende.

7. Memorabilità dei contenuti: investi sullo sviluppo dei contenuti (content development)

Nelle attività di social media marketing creare contenuti facilmente “memorizzabili”, unici e personalizzati è molto più importante di quanto tu possa pensare.

Il modo più semplice per farlo è coinvolgere un web copy qualificato da affiancare ad un efficace social media specialist che non solo rediga contenuti creativi, ma che abbia anche conoscenze a sufficienza per poter scrivere su qualsiasi argomento, fluentemente.

Solo così potrai attirare un pubblico proveniente da diversi settori.

Il punto è sviluppare e promuovere un contenuto che mantenga e fidelizzi i clienti esistenti, tanto da spingerli a creare passaparola ad altri utenti potenzialmente interessati.

Un team composto da un web copy ed un social media specialist sa perfettamente come muoversi, creando storie e casi studio relativi al tuo brand, che porteranno i clienti ad affezionarsi sempre di più al tuo prodotto.

La costruzione poi di redazioni composte da giornalisti, content e marketing specialist, data analyst, ecc. si propone di posizionare queste aziende  come leader di pensiero... ed il loro obiettivo è quello di produrre contenuti ad alte conversioni in grado di facilitare le interazioni.

 


"Ho capito che il marketing senza contenuti non può esistere. I social media non funzionano senza di essi… e neanche le campagne pubblicitarie.  Se non ci fosse il contenuto, rimarrebbero soltanto riquadri e video vuoti. Un contenuto non è qualcosa di esclusivamente legato a Facebook o ad un blog.  Esso si trova nell’aria che respiriamo.”

Rebecca Lieb Content & Marketing Strategist


 

Secondo l'esperienza di Rebecca Lieb, dunque, è importante la creatività nella produzione di contenuti, ma non solo: le aziende devono assolutamente raddoppiare trasparenza ed onestà, assicurandosi che il messaggio, la voce, il tono, l’estetica e le sensazioni siano conformi allo strumento di pubblicazione.

Questo è il vero segreto per tutte quelle aziende del Made e del Make in Italy.

Ma quali sono gli altri due step da seguire, a parte la normale creazione del contenuto?

  1. Distribuzione
    Creare un contenuto non è mai sufficiente, a meno che non venga distribuito in maniera opportuna in varie forme e attraverso diversi canali: post sui social media proprietari, gruppi e altre pagine di interesse, segnalazione del contenuto ad influencer, domande e risposte, content curation, post sui forum e molti altri.

  2. Misurazione
    Creazione e distribuzione non bastano finché non vengono misurati il successo o, ahimè, il fallimento della campagna di marketing digitale. Il costante tracking attraverso report mensili sul traffico e sul tasso di conversione aiuterà a rivedere lo scenario del momento e a disegnare un piano più robusto per il futuro!

8. Converti contatti con le giuste informazioni. O meglio, diventa un fanatico del "prospecting"

In questo modo, un digital marketer professionista può comprendere il vero comportamento del cliente.

Ma perché c’è bisogno di Big Data?

Operiamo in un contesto ricco di informazioni. Navigando, commentando e condividendo, gli utenti mettono a nostra disposizione dati rilevanti in grado di farci comprendere meglio le loro esigenze e le loro abitudini.

Le aziende che riescono a raccogliere questi dati e ad analizzarli correttamente riescono a migliorare la propria strategia in maniera costante… e, di conseguenza, anche i risultati ottenuti!

Conoscere i propri clienti è la chiave per una crescita esponenziale ed i social network sono la chiave per ottenere informazioni preziose.

Cosa cambierà?

Ci aspettiamo da parte degli addetti al settore un uso più intelligente delle metriche, migliori parametri di riferimento ed incremento delle relative competenze all'interno delle aziende. Tutti parametri che consentiranno di raggiungere prestazioni in termini di portata e interazione più ampia e maggior ritorno d'investimento.

La norma sarà quella di definire e raccogliere indicatori chiave di performance, valutare, ottimizzare e guidare le attività di social media marketing per fornire obiettivi di valore.

E' inevitabile.

Chi non opererà in questo modo, vedrà molto rapidamente un ROI negativo.

… e la privacy?
E’ una preoccupazione vera per gli internauti: secondo una studio, l’89% degli utenti inglesi è legato fortemente alla protezione della privacy.

La richiesta di attività di social media marketing da parte delle aziende è direttamente proporzionale alla richiesta di maggiore privacy online.

Le piattaforme social più durature saranno sicuramente quelle che offriranno più sicurezza agli utenti… così come i marketer, che dovranno assolutamente rinforzarla nella loro attività di social media marketing quotidiana e farsi garanti della gestione di queste informazioni.

9. La situazione su Facebook è complessa: la morte della reach organica è vicina per non dire totale?

Era febbraio del 2012 quando Facebook diede il via al più rilvante aggiornamento del proprio algoritmo, che causò un’isteria di massa dei numerosi social media marketer e imprenditori…

Prima del 2012 era facile per ogni brand raggiungere facilmente la propria audience attraverso i social media. A quel tempo ricordiamo una reach organica dei post tra il 16% e il 20%. Incredibile vero? Ed era completamente gratis.

Uno studio di Edgerank Checker tra febbraio 2012 e marzo 2014 aveva evidenziato un'ulteriore diminuzione della reach organica dalla media del 16,5% al range 6,5% - 2%.

Ma la diminuzione sta continuando inesorabilmente.

L’ultimo report è stato quello di gennaio di BuzzSumo che ha sottolineato un ulteriore crollo della reach organica pari al -20%.

 

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Ti chiedi perché Facebook stia azzerando la reach organica?

Ci sono troppe pagine che producono troppi contenuti per troppi fan, il che significa che la concorrenza sulla timeline di ogni utente è alta. Inoltre, Facebook sta cercando di assicurarsi che gli utenti vedano solo il miglior contenuto possibile (ripulito magari da fake news).

Un’altra possibile interpretazione piuttosto diffusa tra gli addetti ai lavori più complottisti è che i brand e gli editori non abbiano investito sufficientemente in social advertising come Facebook si aspettava. Tuttavia, alcuni studi dimostrano il contrario…

Facebook Mau 2017

Facebook ha registrato i suoi maggiori guadagni nel terzo trimestre 2017

In rialzo quasi del +50% rispetto all'anno precedente.

Facebook advertising è ormai così popolare che la piattaforma sta iniziando ad esserne realmente satura. E nel frattempo ha passato i 2 miliardi di utenti, contando ormai quasi un terzo del pianeta tra i suoi utenti iscritti.

Per bilanciare la caduta della copertura organica e incrementare i risultati delle attività di marketing sui social media, le aziende si spingono tranquillamente verso il social advertising.

Ci sono oltre sei milioni di inserzionisti sulla piattaforma Facebook e due milioni di inserzionisti Instagram. Considera che Instagram ha aggiunto il secondo milione di inserzionisti in soli sei mesi.

Anche l’investimento in social advertising è in aumento, con una crescita di oltre il 20% all'anno.

eMarketer stima che questo alto tasso di crescita continuerà almeno fino a fine 2018, mentre l'agenzia pubblicitaria Zenith Optimedia prevede che la spesa per gli annunci sui social media supererà le spese pubblicitarie dei media entro il 2020.

L'elevata crescita del numero di inserzionisti sui social media è un grande indice dell'efficacia (o della necessità) di avere traffico di qualità.

Se stai considerando la pubblicità sui social media e non sei sicuro su quale piattaforma iniziare, Facebook è quella che ad oggi genera il miglior ROI secondo social media marketer di tutto il mondo.

Dietro questi numeri c'è una crescente consapevolezza tra le aziende che i social media sono uno dei modi più efficaci per raggiungere il proprio pubblico.

time spent on social media 2018

Crea la tua community

Il 22 giugno 2017 il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha affermato che il più importante social network al mondo continuerà ad aiutare gli utenti a costruire community sulla propria piattaforma. Sì, parliamo proprio delle funzionalità dei Gruppi...

Questo significa che sì, Facebook favorirà le conversazioni degli utenti sui brand ma se i brand desiderano aderire alle conversazioni, con una probabilità sempre più alta dovranno pagare per farlo (e in modo sempre più salato). Ed ovviamente questo non garantisce che il tuo pubblico veda i tuoi contenuti.

Il ruolo dei gruppi su Facebook

Te ne sei già accorto?

I gruppi su Facebook stanno diventando sempre più importanti perché solo così puoi costruire una relazione reale con il tuo target audience, generando engagement con i post.

Quali sono i benefici?

Secondo Suzi Nelson, influente Community Manager e autrice di DigitalMarketer, la creazione di un gruppo privato su Facebook per i propri clienti ha aiutato l’azienda a raggiungere importanti obiettivi:

  • Aumentare la customer satisfaction
  • Aumentare la customer retention
  • Aumentare le vendite generate dal passaparola

Attraverso le interazioni e le conversazioni con i membri del tuo gruppo (o meglio attraverso un efficace attività di community marketing), riuscirai a capire qual è il contenuto top of the mind e ad incorporarlo nei tuoi messaggi, oppure usarlo come feedback sui tuoi prodotti.

Hai mai inviato una richiesta ad un team di supporto di un’azienda, dovendo aspettare più giorni in attesa di una risposta? Ecco. Avere una community sarà utile anche per l’attività di customer service e per iniziare a guardare al retention marketing, senza considerare l’impatto sulle vendite e l’autorità che avrai in quanto creatore del gruppo.

Sarai tu a gestire gli utenti, a mettere insieme gli interessi comuni e gli obiettivi. Questo potrà incrementare la lead generation.

Facebook marketing 2018 in sintesi

La pressione che devono seguire i brand imporrà modifiche all’attuale formula di attività di social media marketing.

Nel 2017 c’erano più di 50 milioni di PMI che utilizzavano i social media per interagire con i propri clienti e questo aumento continuo del volume di aziende sta portando ad una maggiore presenza di contenuti brandizzati.

Questo fatto porta diversi segni di affaticamento dei brand, rendendo i consumatori meno propensi ad interagire con contenuti sponsorizzati rispetto a quello di fonti indipendenti.

A questo punto le soluzioni sono tre:

  1. Crea contenuti di qualità che poi sei costretto a sponsorizzare
  2. Crea una tua community che apprezzi i tuoi contenuti e li faccia veicolare a costo 0 attraverso engagement
  3. Crea una tua community che apprezzi i tuoi contenuti e li faccia veicolare a costo 0 attraverso engagement e selezioni dei contenuti specifici da sponsorizzare per raggiungere nuova copertura diffondendo il brand, generare nuovi contatti e creare interazioni

Quale pensi sia la più efficace nel breve, medio e lungo termine?

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10. Social commerce

Il social commerce sta crescendo rapidamente. Il 31% degli acquirenti online usa i social media per curiosare e cercare novità da acquistare.

Ogni social network (inclusi Facebook, Twitter, Pinterest ed Instagram) dispone sempre più di potenti strumenti adeguati per acquistare direttamente dalle loro app.

I follower spesso recensiscono prodotti sui social media e li consigliano, e molte vendite nel mondo reale si basano su questo tipo di “suggerimento”. 

Diversi outlet, per incrementare le vendite, hanno addirittura creato shop online specializzati su Facebook.

L’e-currency è un altro dei trend più importanti del momento. 

Un esempio sono Bitcoin e Litecoin, già adottati da diversi e-commerce.

La facilità di pagamento è un must oggi; effettuare dei pagamenti sulle piattaforme social potrebbe diventare la normalità nei prossimi anni e l’attività di social media marketing non farà altro che incoraggiare gli acquisti mediante e-currency.

11. Strategie e tattiche messe a dura prova. La risposta? Sperimentazione continua

La maggior parte delle strategie sui social media non è affatto strategica.

Osservando centinaia e centinaia di profili e account aziendali ti accorgerai che il 99% pubblicherà il contenuto sui vari profili proprietari, al massimo manderà un'email ad una lista segmentata, alcuni stanno provando ad ottimizzare il contenuto attraverso strumenti come Buffer o CoSchedule o automatizzerà qualche pubblicazione, ma questo modello fa acqua da tutte le parti.

In risposta a questo modus operandi, alcune aziende come Upworthy stanno testando qualcosa di molto semplice: ripubblicare lo stesso contenuto più volte testando titoli diversi ogni 15 minuti.

Questo sembra provocare una maggiore ri-circolazione del contenuto, raggiungendo target diversi della propria community. Su questa tattica potresti sostenere che le persone sono esposte a pubblicazioni troppo frequenti. Ti rispondiamo subito che questo poteva essere corretto 3 o 4 anni fa...

Oggi non hai assolutamente idea di chi è esposto al tuo contenuto quando lo pubblichi e considera che la maggior parte dei principali social network, anche a pagamento, offre spesso analisi sbilanciate sulle prestazioni dei post.

La realtà infatti è che non esiste ancora un potente modello di targetizzazione dei tuoi messaggi. Questo è un problema enorme quando la tua crescita dipende dalle persone che ti seguono maggiormente, commentano e condividono i tuoi contenuti.

Ecco la brutta notizia, avrai capito che se la tua strategia sui social media è costruita sulla sola premessa di creare contenuti rilevanti per convincere le persone ad interagire e condividere, tutto questo ormai non basta più.

In secondo luogo potrai tranquillamente aspettarti che una strategia “standard” sui social media otterrà risultati e risposte dirette, proporzionali a quanto spesso pubblichi.

La promessa (e la realtà) dei social data

Si è parlato molto dei vantaggi di avere maggiori informazioni sui propri clienti con i social data.

Ma l'integrazione dei social data con altri sistemi di analisi, o la ricerca di insights utilizzabili richiede più lavoro e risorse rispetto a quanto pensavano in precedenza molte organizzazioni.

Nel 2018, la promessa dei social data rimane, ma le organizzazioni dovranno ricalcolare lo sforzo e le risorse necessarie per trasformarle in una vera fonte di informazioni sui clienti che possano essere utilizzate in tutta l'azienda.

Come approfittarne?

Applica i social data alle sfide della tua azienda. Questi dati sono una preziosa fonte di informazioni sui clienti. Sfrutta questa verità su larga scala per aiutare a risolvere sfide aziendali urgenti o per fornire feedback sullo sviluppo di prodotti.

Inizia subito ad operare attraverso i gruppi e costruisci il tuo "social" database

Creati un foglio di calcolo su Google Drive e registrati:

  • Ogni gruppo che trovi
  • Amministratori e membri influenti del gruppo
  • Argomenti comunemente discussi
  • Note generali (contenuti di successo, grandi discussioni, supporti preferiti, ecc.)
  • Valutazione del gruppo (per un facile ordinamento)

L’idea infatti è quella di farti capire che è necessario ormai (forse come 7, 8 anni fa) immergersi completamente nel proprio target e creare strumenti, contenuti e mezzi specifici attorno alle esigenze dei gruppi e delle persone con cui interagisci.

Tutto questo ha l’obiettivo di portare molta più attenzione ai tuoi sforzi di marketing attraverso i social media e ridurre la quantità di rumore che i tuoi contenuti devono fare per combattere la competizione, per distinguersi.

12. Realtà aumentata

La realtà aumentata è una tecnologia relativamente datata che ha iniziato a diventare piuttosto virale grazie ad una grande spinta nei social media.

Tutto è iniziato nel 2016 con le Snapchat selfie lenses, che hanno portato all'attenzione di un numero crescente di persone il concetto di realtà aumentata, così come poi per le Instagram Stories e Facebook…

Al tasso attuale di adozione, la realtà aumentata sembra essere un ambito da tenere sotto controllo.

Nel 2018 ci sarà ancora molto spazio per espandere il concetto e l'anno prossimo ci si può aspettare di osservare che altre piattaforme di social media continuino a saltare sul “carro armato” della realtà aumentata.

Facebook stesso, ad esempio, ha già iniziato a sperimentare le “lenti” e le diverse maschere in Facebook Live, consentendo agli utenti di provare una varietà di effetti differenti durante la condivisione di video in diretta.

Quei brand che stanno rapidamente riconoscendo il valore della realtà aumentata faranno sì di applicarla in nuove esperienze di marketing digitale sempre più interessanti.

Tutto è giocato su come incoraggiarne l’interazione, l’utilizzo e la condivisione, offrendo un'esperienza indimenticabile e memorabile a differenza di qualsiasi altro mezzo.

13. Il carro armato dei chatbot avanza inesorabilmente

Un report di Oracle ha rilevato che l'80% dei senior marketing e dei responsabili vendite di tutto il mondo utilizzano già bot e chatbot per la propria attività o prevede di utilizzarli entro il 2020.

È facile capire perché.

I bot e i chatbot possono essere utilizzati per un'ampia gamma di scopi come marketing, pagamenti, assistenza clienti e altro ancora.

Permetteranno alle aziende di automatizzare e scalare molti processi ad oggi gestiti manualmente e godere di enormi risparmi sui costi. Juniper Research ha stimato che i bot e chatbot aiuteranno le aziende a risparmiare fino a $ 8 miliardi ogni anno entro il 2022.

Su Facebook esistono oltre 100.000 bot, infatti il trend dei chatbot propriamente non riguarda il 2018 perché è già iniziato quest’anno... ma possiamo sicuramente dire che i chatbot vedranno un'importante crescita e diffusione nel 2018 per cercare di rendere il servizio clienti più veloce, ma soprattutto facile da usare via dispositivi mobile.

Tutto è partito quando la connessione istantanea e l'accesso alla rete ci hanno permesso di pretendere tutto e subito.

I chatbot non sono più quei robot goffi di una volta. Ormai i bot possono creare un’ottima connessione istantanea con i tuoi clienti di tutto il mondo, risolvere problemi con i clienti e perfino ordinare la pizza.

Secondo Gartner, il 20% dei contenuti aziendali potrebbero essere generati da bot entro la fine del 2018.

Se è possibile insegnare alle macchine a creare storie autentiche e accessibili, il potenziale pubblicitario e di marketing merita sicuramente di essere studiato.

I primi utilizzatori dei chatbot sono i millennial, con quasi il 60% di loro che ha già utilizzato i bot e il 71% che ha dichiarato di voler provare l'esperienza di utilizzarne uno dai propri brand più importanti.

Ad oggi abbiamo assistito solo a numerose aziende che incrementavano i propri reparti di customer service, essenzialmente per due motivi: rispondere rapidamente o bloccare le minacce perché non abbastanza sicuri di come soddisfare questa domanda di velocità da parte degli utenti.

Questo è parte di quello che rende i chatbot (soprattutto quelli tramite Facebook Messenger) così preziosi. Essi ti danno la possibilità di interagire rapidamente con il tuo pubblico in modo sempre più personalizzato e Facebook in primis sta spingendo questo nuovo ambito in tutti i modi, favorendo il lavoro agli sviluppatori.

È indiscutibile che i chatbot siano una realtà in grado di evolversi velocemente.

Continueranno a risolvere i problemi più comuni di customer service e si prevede che alla fine sostituiranno buona parte delle reti commerciali anche nei compiti più complessi. 

Mentre l'intelligenza artificiale migliora, i chatbot apriranno nuove strade e canali di comunicazione standardizzati, diventando così una sola voce per risolvere le esigenze del cliente.

Secondo Business Insider, l'adozione di bot e chatbot sta decollando anche sul fronte dei consumatori. Più della metà degli americani di età compresa tra i 18 ei 55 anni ha utilizzato chatbot.

I consumatori sembrano divertirsi con le interazioni con i chatbot. Un sondaggio su 5.000 persone di LivePerson ha rilevato che il 38% si è sentito positivo sulle proprie esperienze con i chatbot, mentre solo l'11% ne era scettico.

Se non lo stai già facendo, il 2018 potrebbe essere l'anno giusto per testare i chatbot per la tua attività. Per maggiori informazioni in quest'ambito, non esitare a contattarci.

14. Il contenuto "effimero" genererà il miglior tasso di coinvolgimento

Le stories di Snapchat, Instagram e Facebook hanno portato a grande popolarità i contenuti effimeri. 

La maggior parte dei contenuti effimeri è diffusa per un massimo di 24 ore e quindi poi scompare per sempre. I brand stanno creando contenuti per questi canali e ormai hanno una strategia separata per il questo contenuto effimero.

Il contenuto effimero ti consente di essere più autentico, stiamo osservando infatti molti brand che utilizzano il loro profilo Instagram per distribuire i loro migliori contenuti e stories ad un'alta qualità sempre più in tempo reale. 

Avere una strategia di contenuto per questa modalità di distribuzione di alta qualità è oggi è un must.

Avere stories che appaiono in cima al feed per i tuoi follower significat mantenere il tuo marchio costantemente impresso.

Le Stories guideranno i prossimi trend di Instagram marketing e naturalmente qui parliamo anche di Live Streaming...

Instagram Stories ormai è sulla cresta dell’onda.

Gli spettatori giornalieri di Instagram Stories hanno superato gli utenti di SnapChat ed aumentano costantemente.

Le Stories di Instagram sono diventate di particolare rilevanza dal punto di vista del marketing perché rispetto alle altre piattaforme video effimere, le metriche di Instagram sono estremamente più tracciabili.

Vengono distribuite 250 milioni di stories ogni giorno, devi solo trovare dei modi creativi per creare e distribuire efficacemente i tuoi.

Un'ultima nota sulle Stories: sono l'oro del social media engagement.

I video superano drasticamente tutte le altre forme di contenuto in termini di interazione.

15. I codici QR stanno ritornando (con un tocco di social media)

Questo autunno Apple ha attirato l’attenzione per un inaspettato aggiornamento nel suo nuovo iOS 11: ha attivato un lettore di codici QR nativo.

Erano anni che in tanti lo aspettavano.

Ora tutto quello che devi fare è puntare la fotocamera del tuo iPhone su un codice QR e questo viene attivato automaticamente.

I codici possono essere utilizzati per:

  • Accedere a contenuti aperti
  • Accedere a contenuti tracciati
  • Accedere ad applicazioni mobile o ai relativi store
  • Accedere a reti wi-fi (anche senza password)
  • Effettuare un acquisto con PayPal
  • Inviare tweet e testi pre-compilati
  • Leggere contenuti dalla blockchain
  • ecc. 

Ora social network del calibro di Snapchat, Facebook e persino Spotify stanno spingendo sempre più la propria tecnologia di codici QR proprietari sugli utenti.

Se scansioni ad esempio un codice di Facebook Messenger (adeguatamente e facilmente programmato), un pratico bot viene automaticamente visualizzato sul telefono e ti può mettere facilmente in contatto con il customer service della tua azienda.

Considerando che i codici QR sono ancora uno dei modi più semplici per unire il mondo reale con quello online, non c’è da sorprendersi se inizieremo a rivederli sempre più diffusi nel 2018, specialmente ora che 700 milioni di utenti di iPhone hanno uno scanner QR in tasca.

Social Media Marketing Trend 2018

Pinterest marketing

Per avere successo sui social media, è essenziale cavalcare costantemente il cambiamento e comprendere le ultime tendenze.

Per questo se sei un brand che sfrutta l’e-commerce oppure il tuo business riguarda prodotti, le attività di Pinterest marketing devono diventare un must… in particolare se si tratta di cibo, arredamento, decorazioni, accessori, finiture per la casa o abbigliamento.

Gli utenti Pinterest amano acquistare e sempre più persone lo utilizzano per trovare contenuti di approfondimento per il prodotto che stanno per acquistare.

Secondo Piquora, ogni pin genera circa $0.78 nelle vendite, mentre uno studio del 2014 di Javeline Strategy and Research ha calcolato che il valore medio degli ordini dai "Pinterest referrals" era di $123.50, un valore estremamente alto se pensiamo al ritorno d'investimento di altre piattaforme social.

Se sei un brand di design, arredamento, fashion o agroalimentare ti consigliamo di approfondire questa guida che è una delle più complete e costantemente aggiornate in circolazione:

Pinterest marketing: strategia e guida completa per aziende e brand


Instagram marketing

E’ stato pensato come strumento per incrementare il branding più che come strumento di lead generation o vendita… e questo soprattutto perché non consente di linkare i post al website.

Generalmente le aziende tendono a rimandare l’utente al link presente sulla biografia del profilo.

Ma tutto sta comunque cambiando.

Avete notato che alcuni brand molto diffusi stanno già taggando i propri prodotti sulle immagini di Instagram che pubblicano?

Questo canale offre infatti diversi tipi di inserzioni a pagamento. Ciò significa che puoi targettizzare gli utenti Instagram in base a sesso, età, interessi e “shopping habits”, utilizzando poi tutte le potenzialità del business manager di Facebook.

Puoi essere un’azienda B2B o B2C… non importa: il tuo target audience sta già certamente usando Instagram.

E poi si sa, Instagram è un social network visual, per cui i contenuti principali sono foto e video; ecco perché questo canale è perfetto per le aziende B2C, che fotografano e costruiscono contenuti multimediali sui propri prodotti e ancora meglio per le aziende di prodotto del nostro miglior Made e Make in Italy.

Addirittura una recente ricerca mostra che il 65% dei post più performanti su Instagram, in termini di engagement, riguarda foto di prodotto e caratteristiche dello stesso… contro il 43% delle foto "lifestyle".

 


I social network per le aziende e brand continueranno ad essere canali in continua evoluzione. La vera sfida resta quella di essere resilienti e adattarsi a questo cambiamento continuo.


Social Media Marketing Trend 2018

Entro il 2018 le tue attività di social media marketing dovranno tendere a crescere di quantità ma soprattutto qualità

Oggi ancora molte aziende stanno solo iniziando ad affrontare l’argomento del social media marketing. In tanti ancora stanno imparando ad utilizzare le diverse piattaforme  per capire su quali contenuti puntare. Questa è la sfida quotidiana. 

Ma è soprattutto adesso che devi cominciare ad incorporare questi trend nella tua strategia di social media marketing per il 2018, cercando di anticipare al massimo i tempi.

Strategia, pianificazione continua e gestione del successo

Il fatto è che le attività di social media marketing possono essere molto efficaci solo quando vengono eseguite in modo strategico e misurandone i risultati.

Ogni azienda dovrebbe così conoscere le proprie metriche e indicatori chiave sui social media ed essere in grado di sapere chiaramente quali sono quei contenuti e canali che possono operare verso obiettivi di visibilità oppure obiettivi finanziari.

E non bisogna poi dimenticare che per rimanere competitivi in questi spazi digitali, devi essere consapevole del comportamento dei consumatori sui social media e di conseguenza sviluppare le giuste strategie.

Il marketing sui social media continuerà a crescere e prosperare più che mai nel 2018 e per i prossimi anni.

Le tendenze di domani, come abbiamo visto, saranno incentrate su una pianificazione strategica delle proprie attività, su livelli di coinvolgimento degli utenti sempre più alti e sulla personalizzazione di contenuti.

Proprio per questo motivo è molto importante che tu riesca a creare e a gestire una community attiva con cui scambiare idee e opinioni e attraverso cui fidelizzare i tuoi clienti.


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